Politica

CNC, mozione propositiva sulla riduzione dei disagi per la chiusura del ponte

A presentarla i consiglieri di Casalmaggiore la Nostra Casa Mirca Papetti, Calogero Tascarella e Pierluigi Pasotto, a seguito anche di quanto raccolto nelle osservazioni e nelle proposte dei cittadini nella giornata di domenica

CASALMAGGIORE – Le proposte alternative per far fronte, almeno in parte, ai fortissimi disagi causati dalla chiusura del ponte saranno oggetto di una mozione che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale. A presentarla i consiglieri di Casalmaggiore la Nostra Casa Mirca Papetti, Calogero Tascarella e Pierluigi Pasotto, a seguito anche di quanto raccolto nelle osservazioni e nelle proposte dei cittadini nella giornata di domenica. 350 pendolari, con tutte le loro giustificate esigenze. “Il gruppo consiliare Casalmaggiore la nostra Casa – recita la mozione – premesso che la chiusura del ponte di collegamento con la Regione Emilia Romagna, unita alla precaria condizione dei ponti di Viadana e San Daniele Po, si sta manifestando in tutta la sua gravità per disagi, disservizi, danni economici a cittadini, impiegati, artigiani e imprese, considerato che i danni alla struttura si stanno rivelando gravi e ad oggi non se ne conoscono costi e tempi di ripristino, dato che il nostro gruppo e poi anche la stessa amministrazione hanno avviato una rilevazione dei bisogni dei cittadini determinati da questa emergenza, da cui emerge la doppia esigenza del potenziamento ferroviario e del trasporto su gomma dalle stazioni ferroviarie alle aziende propone di richiedere a Trenord, con il tramite di Regione Lombardia, la realizzazione di un servizio ferroviario navetta al fine di coprire la tratta Casalmaggiore – Parma ogni ora. Propone di valutare forme di sostegno in sinergia con gli altri comuni interessati nei confronti di gruppi di lavoratori o unità produttive che abbiano tra i loro dipendenti collaboratori casalaschi, per organizzare e supportare il trasporto dalle stazioni ferroviarie al posto di lavoro. Propone che gli enti locali (comuni, province e regione) non parlino solo tra loro ma coinvolgano, in un tavolo di crisi immediato, il tessuto imprenditoriale, commerciale, artigianale e sindacale del territorio, al fine di unire forze, risorse ed idee in modo sinergico ed articolato. Propone di informare con comunicazioni periodiche ufficiali, i cittadini dell’evolversi della situazione”.

Nazzareno Condina

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