Cronaca

Don Sandro, il commosso saluto a Dosolo. Il sindaco Madeo: "Ci mancherai!"

"Non dimenticherò mai quei due bambini sepolti quasi contemporaneamente" e a quel punto il sacerdote, è scoppiato in un pianto liberatorio confortato dai fedeli tutti a ricordare la tragedia che aveva spezzato la vita a Eric e Marco

DOSOLO –  “So che molti di voi a questo punto penseranno che mi metta a piangere ma io non sono abituato a farlo” ha detto don Sandro Cappelletti quasi al termine del discorso di commiato dai suoi fedeli di Dosolo .”Ho passato vent’anni qui tra voi e di funerali e battesimi ne ho celebrati cosi tanti che nemmeno più li ricordo. Chi però non dimenticherò mai sono quei due bambini sepolti quasi contemporaneamente” e a quel punto il sacerdote, improvvisamente ammutolito è scoppiato in un pianto liberatorio confortato dal grande applauso dei fedeli tutti a ricordare la tragedia che aveva spezzato la vita a Eric e Marco in due distinti tremendi incidenti.

L’omelia si è svolta in due  “manches” come anticipato dallo stesso sacerdote. Una parte ispirandosi alla religione con grandi riferimenti alla fede toccando anche momenti confidenziali e personali “In tanti anni degli errori ne avrò commessi anch’io ma non serve a niente puntare il dito contro qualcosa o contro qualcuno. Importante invece aprire la mano e distribuire amore. Non serve a niente serbare rancori e antipatie ma continuiamo con volontà e impegno quel cammino di fede per cercare di capire quali sono i suggerimenti di Dio. Sappiamo che questo mondo è pieno di attrazioni fasulle e illusorie ma ricordiamoci che l’amore per Gesu alla fine è quello più appagante ed eterno”.

Dopo la Messa c’è stata la seconda parte dei saluti con i sentiti ringraziamenti da parte di rappresentanti della Comunità augurando a don Sandro un percorso altrettanto fruttuoso nella nuova parrocchia conferitagli dal Vescovo.

Dopo la consegna del pacco con in regalo il camice e la Casula del tempo ordinario (“Indossandola mi ricorderò di voi”) è stata la volta del commiato istituzionale da parte del sindaco Vincenzo Madeo “Sei stato una guida importante per i nostri ragazzi e te ne saremo sempre estremamente grati. Hai seminato bene in questo territorio e siamo certi farai lo stesso a Cassano D’Adda dove sei stato destinato. Tra l’altro la sarai  più vicino a S.Siro per poter tifare la tua, la nostra squadra del cuore. Avrai vicino la val Brembana ma sono sicuro che cammineremo ancora insieme sotto le vette delle Dolomiti, Ciao don Sandro, ci mancherà la tua tranquillità il tuo saper tenere unità questa comunità” ha concluso il primo cittadino.

“Non ho mai desiderato il male di nessuno – ha a sua volta terminato il parroco – e ho sempre voluto il vostro bene perchè sapevo che li dentro c’era il mio bene. Ho solo dato qualche scappellotto agli ostinati bestemmiatori. E non mi hanno fatto effetto le confidenze di chi mi veniva a dire che a sparlare male di me erano le persone  più vicine. Certo, mi sono sempre detto, chi più di loro frequentandomi aveva più diritto a criticarmi?”

Un messaggio di amore, serenità e spontaneità che maggior dono non poteva rappresentare per i tantissimi dosolesi che hanno seguito l’ultima Messa di don Sandro stretti  circa  in settecento sotto il tendone su cui si era abbattuto un violentissimo temporale sino all’inizio dell’omelia quando la luminosità del sole ha riavuto il sopravvento.

Anche il vicesindaco di Dosolo Umberto Pasquali ha voluto salutare don Sandro con un post su facebook dove riprende parte della sua predica: “Tenetevi sempre accanto Gesù, saprà darvi gioia e se quando diventate grandi vi allontanate da Lui perché vi sembra che il mondo vi dia di più, tornerete da lui più forti di prima. Tutti sbagliamo, anche io nella mia povera umanità qualcosa avrò combinato. Grazie Don Sandro per questi 20 anni insieme a noi e ti auguro il meglio per la tua nuova avventura”.

Rosario Pisani

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