Referendum? Per Pasotto (CNC) soldi buttati via con tutte le esigenze del territorio
"È necessario il referendum? Risposta breve: no. La consultazione è una richiesta rivolta ai cittadini per avere il permesso a procedere nei riguardi dello Stato, ma si possono avviare le trattative con una semplice votazione in Consiglio regionale, come si fa in Emilia Romagna".
CASALMAGGIORE – I soldi del Referendum? Soldi – dei cittadini – buttati via. 50 milioni di euro per una consultazione che – secondo il rappresentante di CNC e di Rifondazione Pierluigi Pasotto – non conta nulla. Risorse che avrebbero potuto essere investite in altro. E così il consigliere comunale si è preso la briga di scrivere, alla sua maniera ironica, alcune considerazioni in merito. “È necessario il referendum? Risposta breve: no. La consultazione – scrive Pasotto – è una richiesta rivolta ai cittadini per avere il permesso a procedere nei riguardi dello Stato, ma normalmente si possono avviare le trattative con una semplice votazione in Consiglio regionale, come si sta già facendo in Emilia Romagna. Noi qui si discute animatamente: il ponte, quanto starà chiuso, come farò a raggiungere il lavoro, che ricaduta ci sarà per imprese, artigiani, commercianti, operai, tutti noi insomma. Si rincorrono le proposte: ponte di barche, attraversamento ciclabile, navette ferroviarie e non, traghetti, nuovi treni, teletrasporto, mago Silvan, David Copperfield, Mago Oronzo. L’assessore Sorte perlustra, scopre dov’è Casalmaggiore e poi chiama lo Stato. Altri suoi colleghi di maggioranza, annusano il clima e si defilano. Unica certezza? 50 milioni di euro, tra spot, campagna e tablet, si spendono qui. E se prendessimo in considerazione di ripristinare le Province, dare i soldi ai Comuni e ai loro sindaci e sciogliere proprio le Regioni? Magari con un bel referendum!”
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