Ponti, è una "strage": anche quello che collega Bozzolo a Marcaria è malato
Anche in questo caso come a Casalmaggiore la segnalazione arriva non da tecnici, ma da persone che si trovavano a passare sotto la struttura intenti a pescare o cacciare. A loro si devono le foto che costituiscono un reportages da far accapponare la pelle. Più completo e veritiero di qualsasi relazione ingegneristica.
BOZZOLO/MARCARIA – Verrebbe da pensare al gioco del domino dove le carte cadono una dopo l’altra in rapida successione. Solo che quando si tratta di ponti dove transitano migliaia di persone su veicoli allora la cosa si fa più seria. E pare un destino beffardo quello che sta prendendo di mira i viadotti del nostro territorio.
Dopo la chiusura di Casalmaggiore e le criticità di San Daniele e Viadana adesso l’attenzione scatta sul ponte di Bozzolo-Marcaria. Uno dopo l’altro importanti viadotti mostrano situazioni di degrado al punto da metterne in dubbio la stabilità e la sicurezza. Ebbene adesso è proprio il ponte che unisce le due località mantovane superando il fiume Oglio a rivelare punti di criticità preoccupanti. Si tratta di parti in cemento staccatesi dal manufatto nella zona sottostante il ponte. Superfici dove il tempo ha corroso il rivestimento mettendo in mostra tondini in ferro arrugginiti. Anche in questo caso come a Casalmaggiore la segnalazione arriva non da tecnici, ma da persone che si trovavano a passare sotto la struttura intenti a pescare o cacciare. A loro si devono le foto che costituiscono un reportages da far accapponare la pelle. Più completo e veritiero di qualsasi relazione ingegneristica.
Il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio l’altro giorno aveva sotto il braccio le foto emblematiche da mostrare all’assessore alle infrastrutture della Regione Alessandro Sorte. Ma il tempo tiranno e la concentrazione del momento sul viadotto di Casalmaggiore hanno impedito di affrontare questo nuovo problema, di cui è stato informato anche il sindaco di Marcaria Carlo Alberto Malatesta. “Gli antichi Romani costruivano ponti in pietra che ancora resistono dopo millenni. Oggi si fa tutto col cemento che col tempo si corrode. Anche a causa del ghiaccio buttato d’ inverno per sciogliere il gelo. Evidenti le cause di questo disfacimento strutturale. Non abbiamo più un parlamentare viadanese come Cesare Baroni che riusciva a destinare importanti risorse sul territorio – spiega Giusepe Torchio – . E poi le Province sono state svuotate totalmente di tutte le risorse che avevano a disposizione. Basta guardare le strade come si sono ridotte. Chiaro che in queste condizioni non si può andare avanti”.
Ros Pis