Patarei, buona affluenza per una mostra itinerante che sposa un'arte geniale e diversa
Difficile riassumere in poche parole un percorso complessivo che ha coinvolto 32 artisti di diversa estrazione da tutta Italia e due compagnie teatrali, oltre a quattro scenari: l’Auditorium Giovanni Paolo II in Duomo, la Chiesa di San Sebastiano, piazza Garibaldi, la chiesa monastica di Santa Chiara.
CASALMAGGIORE – L’ultima volta della Patafisica a Casalmaggiore fu nel 2001. La prossima, non è dato sapersi. Perché proprio questo movimento, nato in Francia nel 1800 e capace di dare poi origine anche a correnti come il surrealismo e il dadaismo, non si pone griglie e non fa progetti, per la sua capacità, che è poi la caratteristica fondante, di essere fuori dagli schermi.
Patarei, sorta di mostra itinerante che ha reso gli stessi luoghi di Casalmaggiore prescelti opere d’arte, ha riscosso un buon successo. “Più il sabato della domenica – precisa Giuseppe Romanetti, principale organizzatore dell’evento, collegato alla Festa della Zucca – ma il riscontro è stato sicuramente buono”. Idee originali, performance anche innovative, tra teatro, scultura, pittura, musica: arte a tutto tondo, insomma. Il grazie è andato agli Amici di Casalmaggiore, che nella volontà generale di rendere davvero culturale la Festa della Zucca, uscendo così dai meri confini della gastronomia, hanno promosso Patarei; ma un certo merito va anche alla parrocchia di Santo Stefano, alla Fondazione Busi e alla Fondazione Santa Chiara, che hanno prestato luoghi di proprietà per le esposizioni. Senza scordare l’Istituto Patafisico Vitellianense.
Difficile riassumere in poche parole un percorso complessivo che ha coinvolto 32 artisti di diversa estrazione da tutta Italia e due compagnie teatrali, oltre a quattro scenari: l’Auditorium Giovanni Paolo II in Duomo, la Chiesa di San Sebastiano, piazza Garibaldi, la chiesa monastica di Santa Chiara. Di sicuro è stato un evento complessivo diverso dal solito per vocazione, che per questo ha attirato persone e visitatori anche da fuori Casalmaggiore, alcuni arrivati appositamente. Tra le installazioni da ricordare quelle di Giorgio Tentolini, artista di casa, che ha esposto assieme al casalese di adozione Marco Nereo Rotelli, artista di fama internazionale, oltre al percorso della scrittrice Sabrina D’Alessandro, che dopo avere esposto, nelle ultime tappe, a Malta e in Irlanda, ha scelto Casalmaggiore per il proprio censimento peculiare.
Un gioco interattivo, in cui gli spettatori hanno scelto tra alcune parole ormai desuete quelle più adatte a un determinato contesto. Un modo per riscoprire a pieno la nostra bella lingua. Apprezzato il concerto di musica elettronica, molto particolare nella sede della chiesa monastica di Santa Chiara, di Marino Cavalca, così come lo spettacolo dei burattini, con il Teatro Medico Ipnotico, reduce peraltro dal Premio Ravasio, il più importante a livello internazionale in questo particolare campo artistico. Uno dei tanti del percorso patafisico vissuto a Casalmaggiore tra sabato e domenica.
Giovanni Gardani