Cronaca

Don Luigi Pisani e don Nicola Premoli, grande accoglienza nella casa di don Mazzolari

Subito dopo la Messa, sempre in oratorio, un centinaio di persone si è fermata per condividere il pranzo – cui ha preso parte anche il Vescovo – preparato da alcune volontarie con la collaborazione di scout e membri della locale Pro loco.

Nella foto don Pisani con il vescovo Napolioni in preghiea sulla tomba di don Primo (foto e testo dal sito della Diocesi di Cremona)

BOZZOLO – In punta di piedi. Così ha voluto presentarsi alla comunità parrocchiale di Bozzolo – che domenica 17 settembre ne ha salutato l’ingresso nella chiesa di S. Pietro apostolo – il nuovo parroco don Luigi Pisani, già parroco di Rivarolo del Re, giunto insieme al nuovo vicario, don Nicola Premoli, neo-ordinato e alla sua prima esperienza come sacerdote in una parrocchia e in un oratorio.

Nuovo parroco di Bozzolo e, dunque, tra i successori di don Mazzolari alla guida di questa comunità mantovana. L’insediamento è avvenuto il giorno precedente all’apertura del processo diocesano di beatificazione di don Primo, sulla cui tomba il Vescovo, insieme a don Luigi e a don Nicola, ha sostato in preghiera prima della Messa. Una celebrazione che è stata preceduta, sul sagrato, dal saluto del sindaco Giuseppe Torchio, che ha espresso la necessità di continuità nella collaborazione e nel dialogo tra Amministrazione e Parrocchia per il bene di tutto il paese.

La Messa, presieduta dal vescovo Napolioni, è stata concelebrata da diversi sacerdoti, tra cui don Emilio Bini e don Elio Culpo, che svolgono il loro ministero presbiterale a Bozzolo. Ad animare la liturgia con il canto è stata la corale di Bozzolo, arricchita da altre giovani voci e strumenti. Con la lettura, da parte di mons. Ruggero Zucchelli, del decreto di nomina del nuovo parroco, don Luigi ha ufficialmente preso il testimone da don Gianni Maccalli che, congedato per limiti di età, ancora lavora nel campo del Signore collaborando nella parrocchia di Caravaggio.

A salutare il nuovo parroco, a nome dell’intera parrocchia, è stato un giovane. Quindi a don Pisani, così come a don Premoli, è stata regalata una stampa fotografica del dipinto che decora l’abside della parrocchiale e che ritrae san Pietro davanti al Sinedrio. Suggestivo, e tutto mazzolariano, l’inizio dell’omelia di mons. Napolioni: «Ecco due preti così, che vengono tra l’argine e il bosco, a riproporre la più bella avventura, quella del padre e dei suoi figli, quella del buon samaritano, in questo che è tempo di credere e di rinnovato impegno con Cristo».

Il Vescovo ha quindi invitato la comunità ad accogliere il dono dei nuovi sacerdoti: non per contemplarne o commentarne l’esteriorità. Come ogni regalo deve essere scartato, per vedere che cosa contiene e farne di ciò buon uso. Nello stesso tempo mons. Napolioni ha invitato il prete alla docilità del lasciarsi “scartare”, aprendosi sino nel profondo alla propria comunità. Al termine della Messa, nel suo saluto ai nuovi parrocchiani, don Pisani ha voluto presentare la sua carta d’identità sacerdotale. Anzitutto chiedendo perdono e comprensione a motivo dell’età, nella consapevolezza che il suo non sarà un incarico dai tempi lunghi (in confronto ai 24 anni a Dosolo e ai 20 a Rivarolo). Quindi ha ribadito di voler venire a Bozzolo in punta di piedi, con grande rispetto e attenzione per quanto laboriosamente costruito in questi anni. E naturalmente un pensiero speciale è andato a don Primo Mazzolari.

Quindi ha richiamato tre priorità pastorali, «che non sono da discutere, ma da vivere»: la catechesi di stile catecumenale, la centralità dell’Eucaristia domenicale e una particolare attenzione per i giovani e l’oratorio. «A don Nicola e a tutti voi – ha affermato – mi sta a cuore dire: l’oratorio non è un affare privato di un solo sacerdote o di un piccolo gruppo, ma è il cuore della comunità. La comunità tutta ne è responsabile sotto la guida di don Nicola e di don Luigi».

Da ultimo un augurio: «Che questo tempo che Dio vorrà concederci da passare insieme possa diventare la nostra “più bella avventura”», ha detto citando il titolo di un libro di don Mazzolari. La festa è proseguita in oratorio con un rinfresco offerto a tutti, alla presenza anche dei famigliari e degli amici dei due sacerdoti. Subito dopo, sempre in oratorio, un centinaio di persone si è fermata per condividere il pranzo – cui ha preso parte anche il Vescovo – preparato da alcune volontarie con la collaborazione di scout e membri della locale Pro loco.

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