Ambiente

Dalla Discesa del Po il richiamo per una ferrovia più efficiente: "Crisi ponte sia opportunità"

Più che pensare a grandi opere, la politica è stata spronata a lavorare su piccoli investimenti e sulla tutela del patrimonio esistente, con attracchi migliori, una guerra più efficace al bracconaggio. Soprattutto l’idea della navetta ferroviaria e di un treno capace di fare avanti e indietro da Parma verso il Casalasco è stata caldeggiata.

Foto Vincenzo Raeli (Fotocine Casalasco)

CASALMAGGIORE/VIADANA – Almeno trecento i coperti serviti, ma a Viadana c’è da scommettere che le presenze fossero molte di più. La settima edizione della Discesa del Po in memoria di Umberto Chiarini, rinviata domenica 10 e tenutasi regolarmente domenica 17, non si può misurare tuttavia soltanto in numeri, perché non può accontentarsi di cifre.

Per la prima volta sono state di più le persone che hanno scelto di effettuare la discesa in canoa, con una settantina di imbarcazioni partite dal Lido Po e con la squadra di atleti della Canottieri Eridanea praticamente al completo, senza dimenticare anche la presenza di una delegazione della Pomì volley Casalmaggiore, rispetto a quelle che hanno scelto di arrivare a Viadana, partendo dalle varie sponde del fiume – parmense, reggiana e mantovana, oltre che casalasca – in bicicletta.

Partenza di mattina, tra le 8 e le 10, con il saluto a Casalmaggiore del consigliere con delega all’Ambiente Stefano Stringhini e a Mezzani del sindaco Romeo Azzali, e poi l’arrivo a Viadana: non più all’osteria da Bortolino, come gli anni scorsi, ma negli spazi gestiti dalla Canoa Club di casa, potendo così osservare il Po durante il pranzo, preparato a buffet dall’associazione Oltrefossa e da alcuni presidi dello Slow Food Oglio Po, tutti rigorosamente locali dunque, e durante il successivo convegno. Una discesa, quest’anno, per la prima volta animata anche da un gruppo musicale che ha suonato sul fiume, evento unico nel suo genere, come è stato evidenziato.

Assente, a Viadana, è stata la politica, come Damiano Chiarini, organizzatore e figlio di Umberto, dunque anima dell’evento coadiuvato da Paolo Antonini, ha rimarcato: presenti solo i consiglieri Pierluigi Pasotto e Mirca Papetti per Casalmaggiore la Nostra Casa e Orlando Ferroni per Casalmaggiore per la Libertà, mentre tra gli assenti giustificati va ricordato il sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini, che però venerdì 8 settembre aveva preso parte assieme a Vanni Leoni per Casalmaggiore al convegno di Boretto.

Un incontro quello, in cui erano emersi dati preoccupanti per il Po: i nitrati, solo per fare un piccolo esempio, sono a un valore superiore al doppio del massimo consentito. Oltre che di ambiente e salute dell’acqua, però, la 7° edizione della Discesa del Po non poteva non guardare all’attualità: per questo sono stati dati due suggerimenti importanti in merito alla chiusura del ponte sul Po di Casalmaggiore e alla situazione tragica di tanti manufatti. Più che pensare a grandi opere, la politica è stata spronata a lavorare su piccoli ma preziosi investimenti e sulla tutela del patrimonio esistente, con attracchi migliori, una guerra più efficace al bracconaggio e in generale una manutenzione più attenta. Soprattutto l’idea della navetta ferroviaria e di un treno capace di fare avanti e indietro da Parma verso il Casalasco è stata caldeggiata da tutti, chiedendo, nell’emergenza, di saper vedere una opportunità, implementando così finalmente una rete di trasporti da anni al collasso.

Giovanni Gardani

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