Cronaca

Coppia di antiquari di Gussola alla cena Vip per i 150 anni della Galleria a Milano

Novanta i tavoli allestiti ognuno dei quali comportava un costo di 5 mila euro. Soldi quasi interamente destinati alla Caritas, l’organizzazione che garantisce l’alimentazione ed altre forme di sostegno alle persone in difficoltà. Simona e Roberto hanno deciso di aderire

GUSSOLA – Hanno ancora lo sguardo eccitato per l’esperienza vissuta. Del resto è comprensibile considerando che loro due erano gli unici cremonesi presenti alla grande cena organizzata il 13 settembre scorso sotto la Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Simona Manghi e Roberto Loraschi sono una coppia di Gussola molto conosciuta per la prestigiosa attività di antiquariato che li porta ad esporre alle Fiere più importanti del mondo.

Diversi mesi prima erano riusciti ad iscriversi al grande evento per celebrare i 150 anni della Galleria milanese. Novanta i tavoli allestiti ognuno dei quali comportava un costo di 5 mila euro. Soldi quasi interamente destinati alla Caritas, l’organizzazione che garantisce l’alimentazione ed altre forme di sostegno alle persone in difficoltà. Simona e Roberto hanno deciso di aderire intuendo che si trattava di un evento eccezionale non solo per la presenza dei nomi più prestigiosi dell’industria, Istituti di Credito, dello spettacolo e del giornalismo ma sopratutto per l’obiettivo solidaristico e sociale che la manifestazione proponeva.

Così mercoledi scorso si sono ritrovati a tavola accanto a presidenti di società e aziende internazionali, manager, direttori generali e gente dello spettacolo. Sotto una Galleria blindatissima con ogni dettaglio curato alla perfezione, basti dire che le barriere di cemento imposte dalle nuove norme di sicurezza, erano state dipinte con vernice color oro, la coppia di Gussola ha stretto amicizia con personaggi notissimi concedendo cosi a Simona di farsi fotografare al fianco di Bruno Vespa e del famoso chef Carlo Cracco, il curatore della faraonica cena allestita per 900 persone a scopo benefico.

Rosario Pisani

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