Sabbioneta, al Teatro all'Antica sabato 'Il Custode' di Bonfatti Sabbioni in anteprima
Di grande interesse sono le interviste inedite a tre personaggi scomparsi da tempo: il pittore Paride Falchi, la guida turistica Secondo Lenzi, e il cultore di dialetto Tarcisio Tizzi. Inoltre ci sono interventi di Philippe Daverio, Francesco Mallegni e Luca Sarzi Amadè
SABBIONETA – Si intitola “Il Custode” e basta osservare alcune immagini del trailer, da qualche giorno già disponibile su YouTube, per comprendere che quel titolo rimanda subito a una figura storica, e tuttora molto attiva, di Sabbioneta: don Ennio Asinari. Il regista Pierluigi Bonfatti Sabbioni, documentarista di Villanova di Rivarolo del Re e archivista del territorio del comprensorio Oglio Po, ha così dato vita a un percorso che si snoda tra documentario, appunto, e fiction, della durata di 90 minuti: un vero e proprio lungometraggio.
Difficile dire chi sia il protagonista de “Il Custode”, che sarà presentato in anteprima proprio a Sabbioneta al Teatro all’Antica (per battere anche il maltempo) il prossimo sabato 16 settembre: probabilmente proprio don Ennio Asinari, uomo di profonda cultura oltre che religioso, e fine umanista, che ebbe un ruolo chiave nella scoperta del Toson d’Oro, il medaglione al collo della salma di Vespasiano Gonzaga, estratto dalla tomba nella Chiesa dell’Incoronata nel luglio 1988 e che ha poi dato origine, grazie al Rotary Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, a un premio assegnato a grandissime personalità (Umberto Veronesi, Philippe Daverio, Ennio Morricone e Massimo Bottura).
Protagonista è però anche Sabbioneta stessa, in veste contemporanea, che, come lo stesso Bonfatti Sabbioni spiega nella sinossi, nonostante sia diventata un patrimonio Unesco, non è ancora un luogo con una identità definitiva. Il film non può dare soluzioni, solo il documentarista nonostante le sue debolezze alla fine riesce a scontrarsi e a interrompere il suo rassegnarsi ad accettare compromessi, riuscendo a finire il suo documentario e dare un senso autentico al suo lavoro. In questa cornice fatta di precarietà e debolezza, scorrono le interviste di figure locali e di personaggi più o meno famosi in un arco temporale lungo 30 anni, legati a vario titolo a Sabbioneta, accomunati da una volontà profondamente umana, quella della ricerca.
Gli attori sono tutti locali, Alan Beccari, Mara Serini, Martina Buttarelli, Manuel Bongiovanni, e la parte di storia inventata si intreccia con la realtà e con le interviste allo stesso don Ennio ma anche a storici, conti, poeti, scultori, artisti, al critico d’arte Philippe Daverio e a tutti coloro che con Sabbioneta hanno un rapporto ispirato e in qualche caso persino quotidiano. Non manca ad esempio anche il sindaco Aldo Vincenzi. Senza svelare troppo della pellicola, prendiamo come chiave l’ultima spiegazione del suo autore: “Non resta che uscire dalle mura come nella scena finale, intendendo metaforicamente, dalle mura della rassegnazione, per aprirsi ai rischi di nuove scoperte”.
Di seguito ecco l’elenco degli intervistati ne “Il Custode”: Don Ennio Asinari storico, Aldo Falchi scultore, Paride Falchi pittore, Danilo Malacarne fotografo, Giovanni Sartori storico, Vittorio Rossi collezionista, Alberto Sarzi Madidini storico locale, Marcella Luzzara guida turistica, Gisella Rossi guida turistica, Conte Michelangelo Moretti antiquario, Secondo Lenzi guida turistica, Aldo Vincenzi sindaco di Sabbioneta, Tarcisio Tozzi poeta locale, Anna Volpi fotografa d’arte, Philippe Daverio critico d’arte, Luca Sarzi Amadè scrittore, Francesco Mallegni studioso.
Giovanni Gardani