Cronaca

Via Combattenti, mamma con bambini rischia di essere travolta da camion in manovra

"il camion in sosta ha iniziato a far manovra. Ci è venuto ad un metro di distanza. Emanuele mi diceva 'mamma ho paura' e mi stringeva sempre più. Non è stato bello. Mi son spaventata molto. Emanuele anche. Portato Samuele al nido ho chiamato i vigili"

Nel riquadro più grande la situazione di stamattina

CASALMAGGIORE – Ha davvero visto la morte in faccia. Ed è stata fortunata. Maria Giacinta Capelli la storia la può raccontare. Il camion, in manovra, davanti al fabbricone le si è fermato ad un metro, mentre stringeva a se il suo bimbo impaurito quanto lei.

E’ solo il destino, questa mattina, a non farci narrare di una tragedia. Peraltro annunciata. Segnalata da vent’anni come possibile conseguenza di una situazione paradossale, unica nel suo genere, in cui le norme del Codice della Strada sono solo carta straccia (mezzi parcheggiati in doppia fila con invasione completa di una delle corsie di marcia. parcheggi in prossimità dello stop) e la viabilità è lasciata alla fantasia dei protagonisti.

E’ andata bene alla mamma, e questa è al momento l’unica cosa che conta. Teatro della vicenda l’area del fabbricone e di via Combattenti Alleati, manco a dirlo, di cui periodicamente si narrano i pericoli e mai – nonostante tutte le amministrazioni che si sono succedute – un possibile abbozzo di soluzione.

“Stavo portando i bambini a scuola – Spiega Maria Giacinta – Avevo lasciato Simone alla San Giuseppe e mi stavo dirigendo con Emanuele e Samuele a piedi verso l’asilo nido comunale. Mentre attraversavamo lo spiazzo costeggiando le macchine ci siamo fermati per mettere una sciarpina ad Emanuele. In quel momento il camion in sosta ha iniziato a far manovra. Ci è venuto ad un metro di distanza. Emanuele mi diceva ‘mamma ho paura’ e mi stringeva sempre più. Non è stato bello. Mi son spaventata molto. Emanuele anche. Portato Samuele al nido ho chiamato i vigili. Ma poco dopo la situazione era ancora quella della foto. Non è possibile dover rischiare la vita così”.

Tre asili nel raggio di trecento metri, la scuola media poco distante. Eppure quella di via Combattenti resta terra di nessuno. “Il camionista nonostante mi avesse visto con i bambini arrivare proprio non aveva controllato ad inizio manovra. Non se ne può più. In quel tratto poi non c’è nemmeno un marciapiede. Una segnalazione di transito dei pedoni”.

La politica tace da anni, da almeno un ventennio, anche se ultimamente voci di corridoio danno allo studio una soluzione. Ogni tanto di quella fabbrica si celebra giustamente il passato, dimenticandosi di un presente in cui il pericolo per i residenti, soprattutto anziani, e le mamme come Maria Giacinta è all’ordine del giorno. Di soluzioni, negli anni, ne sono state avanzate. Nessuna mai presa in seria considerazione dagli amministratori locali. Il prossimo consiglio comunale dovrebbe – forse – essere la volta buona. Così almeno, da queste parti, sperano in tanti.

Nazzareno Condina

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