Ponte Po, Pasotto: "Venga l'assessore Sorte a conoscere dove si trova Casalmaggiore"
"Chiediamo con forza che dalle parole si passi ai fatti. Venga l'assessore regionale Sorte, se trova un po' di tempo, a vedere finalmente dove si trova Casalmaggiore e in che situazione è, e si studi una soluzione. Il sindaco muova tutte le sue pedine".
CASALMAGGIORE – “Ieri abbiamo sollecitato Agostino Alloni perché si facesse portavoce in Regione dell’urgenza che ha il nostro territorio di un intervento sull’infrastruttura. Oggi c’è il consiglio regionale e si discute di una mozione sul TiBre. In fatto di trasporti la nostra situazione la conosciamo bene”. Ad intervenire questa mattina sull’esigenza di fare qualcosa per alleviare il pesantissimo disagio causato dalla chiusura del ponte Po in seguito ai preoccupanti danni registrati al di sotto della sede stradale, Pierluigi Pasotto (CNC).
“La settimana prossima riprenderanno le scuole e non bisogna essere impreparati. Il pendolarismo aumenterà e già quel che c’è al momento non basta, immaginiamoci tra una settimana. Non ne facciamo una questione polemica, non siamo depositari di verità. Ma chiediamo al sindaco, che dovrebbe contare di appoggi sicuramente più qualificati dei nostri in Regione, di farsi portavoce dell’urgenza di potenziare il servizio ferroviario. Servono più vagoni e più corse”.
Pasotto plaude all’intervento di Alessandro Rosa di ieri, condividendolo in pieno: “Quello che potevamo fare, sia il Listone che noi, lo abbiamo fatto. Sottoscriviamo il lucido intervento di Rosa e chiediamo con forza che dalle parole si passi ai fatti. Venga l’assessore regionale Sorte, se trova un po’ di tempo, a vedere finalmente dove si trova Casalmaggiore e in che situazione è, e si studi una soluzione. Il sindaco muova tutte le sue pedine”.
Infine un appunto sulla segnalazione: “Mi chiedo come sia possibile che la segnalazione giunga da un contadino che passa lì per caso. E se non fosse passato? E’ possibile che non si facciano rilevamenti periodici? Il problema della chiusura è un problema serissimo. Rischiamo fortissime ripercussioni e l’isolamento del territorio. Un danno dalle dimensioni inimmaginabili”.
Nazzareno Condina