Cronaca

Casalmaggiore, ponte chiuso Provincia: "Impossibile ipotizzare tempi riapertura"

A breve incontro tra le due Province di Cremona e Parma: non appena quantificata l’entità dei danni, si provvederà ad intervenire con le risorse a disposizione, che con tutta probabilità saranno insufficienti e dovranno essere integrate a livello regionale e nazionale.

Nella foto il ponte chiuso sul lato Casalmaggiore

CASALMAGGIORE – La Provincia di Cremona e la Provincia di Parma rendono noto che il ponte che collega le due sponde del Po tra Casalmaggiore e Colorno è completamente chiuso al traffico. Già a fine agosto era stata rilevata la presenza di lesioni che interessavano la trave di bordo, lato valle, della campata 15 del manufatto, ubicato sulla SP 343R Asolana, per cui era stata ordinata la circolazione a senso unico alternato e la limitazione di velocità, e ieri era stata decisa anche la limitazione di portata a 18 t. Oggi la situazione si è aggravata.

Nella foto il ponte chiuso sul lato Colorno

Le verifiche tecniche di giovedì mattina e le prove svolte sulla struttura hanno evidenziato altre gravi lesioni sulla campata del ponte. Quindi, per motivi di pubblica incolumità, si è resa necessaria la chiusura del Ponte al traffico, mentre si avviano ulteriori indagini su tutto il manufatto. Al fine di valutare le azioni da intraprendere – fa sapere il presidente della Provincia di Cremona, Davide Viola – sotto il profilo tecnico ed economico, sono già calendarizzati a brevissimo incontri tra le due Province, interessando i rispettivi enti regionali.

Nella foto un’altra immagine della chiusura sul lato parmense

D’intesa con le rispettive Prefetture, sono state attivate tutte le forze disponibili per ridurre il più possibile il disservizio ed i disagi all’utenza, Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Provinciale, Polizia municipale, tecnici e operatori del Settore Viabilità. Al momento attuale non sono possibili ipotesi sulla riapertura. La gravissima situazione che colpisce pesantemente le economie delle due realtà, è già stata posta all’attenzione dei due Governatori della Regione Emilia Romagna e Regione Lombardia e del Ministro del Rio. Non appena quantificata l’entità dei danni, si provvederà ad intervenire con le risorse a disposizione, che con tutta probabilità saranno insufficienti e dovranno essere integrate a livello regionale e nazionale.

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