Ambiente

Enduristi ripuliscono la golena di Dosolo dai rifiuti. Non solo moto, ma anche cuore

“Sarebbe difficile spiegare, pur con le foto a disposizione, ciò che la gente lascia sulle rive del nostro grande fiume - spiega Andrea Sanfelici uno di quelli che si è reso a cuore la questione - Noi approfittiamo delle nostre escursioni in moto facendo anche pulizia"

DOSOLO – In moto non solo per divertirsi nelle curve e nei dossi della golena del Po ma anche con obiettivi importanti sperando che l’esempio possa essere imitato ma sopratutto propedeutico ed educativo. Un gruppo di enduristi, gli appassionati delle moto sportive, non poprio quelle da turismo con selle ergonomiche, domenica scorsa ha compiuto un gesto davvero importante.

“Sarebbe difficile spiegare, pur con le foto a disposizione, ciò che la gente lascia sulle rive del nostro grande fiume – spiega Andrea Sanfelici uno di quelli che si è reso a cuore la questione – Noi approfittiamo delle nostre escursioni in moto facendo anche pulizia degli argini, quando incontriamo l’immondizia sparsa in maniera indescrivibile. Nei nostri bauletti abbiamo sempre dei sacchetti del rudo in modo da poter agire subito”.

Quella di domenica scorsa per esempio è stata una giornata estremamente produttiva in tal senso perchè i motociclisti hanno riempito decine e decine di sacchi con ogni tipo di schifezza. Bottiglie di birra, avanzi di carne, addirittura già in putrefazione al punto che nemmeno gli animali selvatici ci si accostano. “L’ultimo week end è stato il peggiore nella nostra esperienza – spiega Sanfelici avendo trovato nella zona della Taverna su Po una quantità industriale di rifiuti – E’ giusto che le famiglie si godano queste ultimi sprazzi di estate arrivando sulla spiaggia per rilassarsi e stare in compagnia. Purtroppo però non sentono poi il dovere di lasciare pulito il posto dove qualcun’altro o loro stessi, la domenica successica potrebbero tornare”.

Gli enduristi hanno puntato l’obiettivo della macchina fotografica sui dettagli dell’operazione. “Vedere i sentieri che portano al fiume lordati in quel modo fa davvero male, immaginando poi tutti quei bicchieri e piatti di carta usati per il pranzo al sacco finire nell’acqua al primo colpo di vento”.

Rosario Pisani

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