Maestro Zani, che onore: sarà suo l'ultimo Premio Caruso (alla carriera) della storia
Non sarà un riconoscimento qualsiasi: per importanza. E anche perché chiuderà l’albo d’oro. "Il dottor Pituello mi ha annunciato che questo sarà l’ultimo Premio Caruso. E sarà anche il mio ultimo premio, dato che la mia carriera è finita e ho fatto presente che non voglio più riconoscimento".
CASALMAGGIORE – “Non sono mai stato uno che corre dietro ai premi e non mi aspettavo la chiamata. Ma quando il dottor Luciano Pituello, presidente dell’associazione Caruso, mi ha telefonato per avvisarmi, sono rimasto piacevolmente stupito”. Un nuovo premio per una carriera luminosa.
Giacomo Zani, Maestro di musica e direttore d’orchestra tra i più apprezzati nel mondo, il prossimo 12 novembre alle ore 17 sarà a Milano, presso la Sala Puccini del Grand Hotel Milan, dove peraltro morì Giuseppe Verdi e noto a tutti per avere ospitato i più grandi musicisti italiani di sempre, per ritirare il Premio “Enrico Caruso” alla carriera. Lui, originario di Casalmaggiore e che qui torna sempre più spesso, presso Villa Zani, in via Repubblica, di riconoscimenti ne ha collezionati tanti, ultimo dei quali il “Rosina Storchio” dell’Associazione Postumia.
E ancora il Città di Casalmaggiore e, a livello Nazionale, il premio Noce d’oro quale miglior giovane direttore nel 1970, il Premio Aspa nel 1985 e naturalmente il Cavalierato per meriti artistici nel 1990, senza scordare nel 1999 il premio “Amilcare Ponchielli”. Il Premio Caruso è però molto particolare… “Fa gola a molti – precisa il Maestro Zani – e soprattutto ai cantanti visto il nome che porta, quello di Enrico Caruso. Ma fa piacere anche a musicisti, come direttori d’orchestra, pianisti, e non solo, che hanno dimostrato validità e capacità. Tutti i premi, del resto, rendono orgogliosi, perché certificano l’alta qualità del lavoro svolto”.
Non sarà peraltro un riconoscimento qualsiasi: per importanza. E anche perché chiuderà l’albo d’oro. “Il dottor Pituello mi ha annunciato che questo sarà l’ultimo Premio Caruso. E sarà anche il mio ultimo premio, dato che la mia carriera è finita e ho fatto presente che non voglio più riconoscimenti di sorta. Largo ai giovani”. Giacomo Zani, spesso in trasferta ancora oggi a Milano – la sua collaborazione con Sonzogno ha dato vita a splendide pubblicazioni molto tecniche tra partiture e note – a Casalmaggiore torna appena può. A conferma di un legame che sente sempre più forte.
Al punto da voler ristrutturare Villa Zani per creare, per i posteri, una stanza apposita per i cimeli da lui custoditi gelosamente. Tra i quali spicca un ventaglio, donato a Gilda Della Rizza da Giacomo Puccini e poi dalla stessa cantante regalato a Zani. Il motivo di questa scelta? Lo spiega lo stesso Maestro. “Più gli anni passano e più mi sento attaccato a questa casa: sono contento di averla lasciata alla comunità di Casalmaggiore. Perché, se da lassù si potrà davvero vedere qualcosa quaggiù, sarò felice di osservare Villa Zani continuare a camminare a Casalmaggiore e per Casalmaggiore, dove è nata oltre cento anni fa”.
Giovanni Gardani