Malati tutti i ponti sul Po del comprensorio: l'Emilia così sembra più lontana...
"La presente – ha scritto un utente rivolgendosi agli enti competenti – per segnalarvi l’assurda situazione creatasi in seguito al posizionamento del semaforo lungo il ponte che collega Parma a Cremona". Il riferimento è al ponte di Casalmaggiore, uno dei cinque (compreso Viadana-Boretto) sottoposto a lavori.
Fine estate complicata per i collegamenti tra le due sponde di Po, con i quattro ponti che collegano il cremonese con le province di Parma e Piacenza che soffrono di malanni più o meno gravi, e con lavori in corso o in prospettiva che vengono a cadere proprio alla ripresa del traffico dopo le ferie estive. Senza dimenticare, in territorio mantovano ma comprensoriale, i lavori di consolidamento iniziati al ponte Viadana-Boretto. Casalmaggiore – Colorno, San Daniele – Roccabianca, ponte autostradale e ponte in ferro tra Cremona e Castelvetro: questi i quattro ‘malati’. Cominciando da quest’ultimo, dopo le vicissitudini del primo appalto bandito dalla Provincia di Piacenza e i conseguenti slittamenti di data, il cantiere inizierà la settimana prossima e si protrarrà per circa un mese e mezzo. Sarà istituito un senso unico alternato che nelle ore di punta rallenta fortemente il traffico e trasforma un viaggio di cinque minuti (da barriera Po a Castelvetro, per intenderci), in una snervante attesa. Il lavori saranno consistenti, si tratta infatti di intervenire sul sottofondo stradale e su parti strutturali che sono ancora quelle originarie, quindi più ammalorate. Una situazione che si ripete, quella sul vecchio manufatto in ferro, che ha già costretto a limitazioni del traffico pesante e continui interventi manutentivi.
Il ponte dell’A21 ha problemi certamente meno seri, ma Centropadane ha scelto proprio la fine di agosto (rischiando così la sovrapposizione con i lavori sul ponte in ferro) per fare eseguire lavori di impermeabilizzazione dell’impalcato del ponte sul Po con rifacimento della pavimentazione. Un cantiere che sta comportando la chiusura delle corsie di emergenza e di marcia e la riduzione di quella di sorpasso. Non risultano particolari problemi anche se la durata, sulla carta, si protrarrà fino al 30 settembre.
Stanno invece creando parecchi problemi i sensi unici alternati sui due ponti che collegano la provincia di Cremona con quella di Parma. A San Daniele il ponte Giuseppe verdi era stato chiuso per due settimane a luglio e adesso il senso unico alternato dovrebbe continuare fino a fine anno. Gli utenti sono esasperati dai rallentamenti: “Non sempre- scrive una lettrice – le auto come pure i camion rispettano il semaforo, infilandosi anche quando è appena scattato il rosso e mettendosi in coda agli altri mezzi passati col verde. Un comportamento pericoloso, soprattutto se ad essere coinvolti sono i mezzi pesanti. Siamo in coda anche qui – continua la lettrice che ci ha anche mandato una foto – e la coda è molto lunga. Peraltro alcuni mezzi passano col rosso”. Certo due ponti in sofferenza in contemporanea sono una iattura non da poco per chi, per necessità lavorative, si sposta dal parmense al cremonese e viceversa.
Proprio il ponte di Casalmaggiore è stato oggetto di un sopralluogo dei tecnici della Provincia di Cremona, lo scorso 30 agosto, che ha rilevato la presenza di lesioni che interessano la trave di bordo, lato valle, della campata 15 del manufatto localizzato nella golena del fiume Po. In via d’urgenza è stato istituito un senso unico alternato regolato da impianto semaforico con chiusura della corsia in direzione Casalmaggiore tra la campata 14 e la campata 16, in modo da sgravare la trave di bordo ammalorata, una misura che resta in vigore a tempo indeterminato fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. La sistemazione del ponte richiederà cifre piuttosto ingenti per il ripristino, da suddividersi tra Parma e Cremona e che potrebbero essere non sufficienti senza l’apporto delle Regioni di riferimento, Lombardia ed Emilia Romagna e senza un ‘aiuto’ del ministero delle infrastrutture, essendo il ponte Po elemento strategico di congiunzione tra le due regioni e le due province.
Anche in questo caso, fioccano le proteste: “La presente – ha scritto un utente rivolgendosi agli enti competenti – per segnalarvi l’assurda situazione creatasi in seguito al posizionamento del semaforo lungo il ponte che collega Parma a Cremona. Solo come esempio: venerdì sera mia figlia che lavora a Colorno parte con l’auto dalla ditta alle ore 18,50 e arriva a Casalmaggiore alle ore 20,10! Nello stesso momento io parto da Casalmaggiore alle ore 19,15 circa e passo dal semaforo sul ponte senza nemmeno dovermi fermare! La stessa situazione a sensi invertiti si verifica al mattino. Mi chiedo come sono stati impostati i tempi semaforici. Non esistono studi di flussi orari e giornalieri sul ponte? Non si è a conoscenza che il grosso del traffico veicolare al mattino è in direzione Parma e il pomeriggio /sera in direzione Cremona? Non ho idea su chi abbia potere di intervenire, ma Vi prego: parlatevi fra istituzioni per cercare di risolvere una situazione così penalizzante per chi lavora tra le due province e che rischia di protrarsi per parecchio tempo”.
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