Torre d'Oglio: al sit in per il ponte presente anche l'assessore Fava: "Aipo gestisca progetto"
“Non è più possibile gettare soldi qua sopra come è stato fatto finora" le dichiarazioni di Fava che ha criticato soprattutto quello che ironicamente ha definito il “lodo Torchio” riferendosi all’idea del sindaco di Bozzolo di realizzare un ponte nuovo in cemento armato.
VIADANA /MARCARIA – “Togliere di mezzo la Provincia e affidare le competenze all’Aipo” (l’Agenzia interregionale per il fiume Po)”. Questo in sintesi il pensiero di Giovanni Fava l’assessore regionale della Regione Lombardia, presente sabato mattina assieme a tanti altri personaggi politici al sit in organizzato per manifestare contro il ponte in barche, per troppo tempo rimasto chiuso e per le soluzioni prospettate.
Qualcuno ha notato come la notizia del sit in di oggi avesse “miracolosamente“ fatto arrivare nel fiume tanta acqua come in tre mesi non se n’era mai vista… La vera notizia riguarda la possibilità paventata di costruire una diga mobile a valle del ponte prevedendo anche dragaggi a scadenze prefissate del fondale, così da mantenere un livello d’acqua controllato e pressoché costante. Non è più possibile gettare soldi qua sopra come è stato fatto finora” le dichiarazioni di Fava che ha criticato sopratutto quello che ironicamente ha definito il “lodo Torchio” riferendosi all’idea del sindaco di Bozzolo di realizzare un ponte nuovo in cemento armato. ”Noi come Regione – ha detto – siamo pronti a erogare 565 mila euro per quella che riteniamo l’idea più sensata e logica, cioè la costruzione di paratie mobili che possano regolare il livello del fiume alzandole o abbassandole a seconda delle esigenze considerando anche la pulizia del fondale, cosa che non è mai stata fatta. Importante è che di questo progetto se ne occupi l’Aipo come fatto nel Pavese, evitando i nuovi disastri di chi non ha dimostrato competenza sino ad oggi”.
Dichiarazioni ascoltate dal consigliere regionale Andrea Fiasconaro del Movimento 5 Stelle, il quale ha chiesto che si ponga fine ai litigi politici tra Lega e Pd. A proposito nessun esponente di questo partito era presente alla manifestazione che oltretutto non aveva alcun vessillo politico. Anche se la stragrande maggioranza di centrodestra era ben rappresentata, dai sindaci di Viadana Cavatorta, di Commessaggio Sarasini, di Marcaria Malatesta, fino a Madeo e Pasquali, primo cittadino e vice di Dosolo, Ivan Gualerzi, presidente del consiglio di Viadana, oltre a Sara Malagola rappresentante dei giovani di Forza Italia, e Cedrik Pasetti, esponente leghista di San Martino dall’Argine. Era presente anche Stefano Capaldo (M5S) di Viadana. La Lega di Sabbioneta era presente dall’altra parte del ponte con un altro gazebo di salumi e bevande.
Alla fine, tutto è finito come si dice a “tarallucci e vino”, con grande abbuffata di pane e salame, dolci e lambrusco. Il flusso veicolare fino a mezzogiorno ha assunto livelli notevoli creati un po’ dall’evento ma anche, come sottolineato dagli amministratori locali, da un effettiva esigenza della gente di spostarsi da una sponda all’altra senza più compiere i tortuosi tragitti determinati dalla chiusura del ponte. Su cui qualcuno ha voluto raccogliere le scommesse circa il tempo occorrente per la nuova malaugurata chiusura. Una curiosità l’ha portata Umberto Pasquali, visesindaco di Dosolo, il quale ha scoperto come nel 1923 il suo Comune avesse elargito 900 lire come contributo per il viadotto su cui passavano carretti ma anche successivamente corriere e mezzi pesanti.
Rosario Pisani