PUT, appello trasversale: "No a scelte non sostenibili Cittadini, ora partecipate!"
A firmare l’appello di ripensamento al PUT Damiano Chiarini (Persona Ambiente), Gian Carlo Simoni (Slow Town), Carlo Stassano (Atletica Interflumina) e poi ancora i commercianti Andrea Visioli, Paolo Bocchi, Gabriella Carinelli, Laura Decò e Gianfranco Feudatari (FIAB)
CASALMAGGIORE – Ha il sapore dell’ultimo appello quello lanciato ieri sera da un gruppo eterogeneo di cittadini (associazioni, commercianti) perché il PUT venga ripensato in maniera ‘sostenibile e perché il parco resti quel che è adesso e venga rigenerato. Un appello ‘trasversale’ che poco o nulla ha a che fare con la politica e molto con l’ambiente. Nonostante le 1500 firme, nonostante gli appelli di questi giorni l’amministrazione sembrerebbe intenzionata ad andare avanti nell’idea di ‘tagliare’ in due il parco, con l’abbattimento di un numero imprecisato di piante (per averlo esatto bisognerebbe avere un progetto definitivo, al momento quello del PUT è solo un atto di indirizzo) e la realizzazione di una strada che unisca la parte finale di via Marconi con via Porzio e, tra le altre cose, di riaprire piazza Turati al traffico veicolare.
A firmare l’appello Damiano Chiarini (Persona Ambiente), Gian Carlo Simoni (Slow Town), Carlo Stassano (Atletica Interflumina) e poi ancora i commercianti Andrea Visioli, Paolo Bocchi, Gabriella Carinelli, Laura Decò oltre a Gianfranco Feudatari, (FIAB). In appoggio alla richiesta molte delle attività della rete dei negozi amici della città dei bambini e tanti semplici cittadini. Un’ultima spiaggia insomma, prima che un atto di indirizzo (il PUT) sancisca scelte precise sul futuro della città.
Questo il testo, che è anche un invito alla partecipazione al consiglio comunale di stasera. “Vogliamo vivere in una città a misura d’uomo, accogliente con i Bambini e le Famiglie, gli Anziani, i Disabili. Dove si possa camminare ed incontrarsi per strada in Sicurezza senza il timore di essere travolti da qualche auto in corsa. Una città Sicura dove l’utenza debole sia tutelata e privilegiata come prevedono sia il Codice della Strada, che le Direttive Ministeriali per l’attuazione del Piano Urbano del Traffico. Un centro vivo che ruota intorno alle sue Botteghe di prossimità, e non un deserto di saracinesche abbassate e palazzi vuoti. Concentrare ancora di più il traffico veicolare in un centro storico ormai collassato con le strade in porfido piene di buche è impensabile. Casalmaggiore non ha bisogno di nuovi parcheggi e di improbabili strade dentro ai parchi pubblici, ma di infrasttrutture pedonali e ciclabili e di ulteriore verde pubblico.
A tutti i Millecinquecento firmatari della petizione contro l’abbattimento del Parco della Scuola Romani, ai firmatari della petizione contro la riapertura di Piazza Turati, ai Genitori, ai Nonni, alle Famiglie, Venite tutti in Cosiglio Comunale Martedì 29/8 alle 20 a testimoniare la vostra contrarietà a questo PUT! Se c’è un momento nel quale bisogna muoversi in prima persona è Adesso!”.
Nazzareno Condina