ARCI Bozzolo, Nardi: "Circolo apartitico, sino a che vuole il consiglio, resto al mio posto"
Che poi in passato questo fosse un luogo con certe connotazioni è possibile. Con tracce democristiane prima che di Pc o Pd. “So che qualcuno vorrebbe far vedere che loro comandano anche qui ma,ripeto sino al rinnovo delle cariche Nardi resta al suo posto”
BOZZOLO – Il Circolo Arci di Bozzolo è un locale da vedere e frequentare, una volta iscritti. Non solo perchè il caffè costa solo 80 centesimi ma per la sua straordinara originalità e per il gusto nell’arredamento che ricorda il passato con le sedie nessuna uguale all’altra, i tavoli con il vetro per tenere catalogate vecchie fotografie, un poster rarissimo di Coppi e Bartali alla parete e il televisore degli anni ’50.
Ebbene su questo ambiente intimo ed elegante si sta abbattendo una furiosa battaglia politica di cui all’interno nessuno sembra accorgersene e dare peso. A parte una decina di giorni di chiusura post elezioni che i responsabili adducono a ragioni differenti. Ma sono state proprio le elezioni di due mesi fa a mettere in moto una specie di campagna di polemiche che mirerebbe a scalzare dal ruolo di presidente del Circolo il conosciutissimo Sergio Nardi.
Fece scalpore il suo inserimento nella lista di centrodestra di Sara Malagola (non condivisa dagli elettori che a Nardi non attribuirono nemmeno i voti sufficenti ad entrare nel nuovo consiglio comunale tra i banchi della minoraranza). Ora si dice che il nuovo corso politico dell’Amministrazione, o chi vi gravita attorno, voglia punire il cambio di casacca di Nardi ritenendo improprio che la sede dell’Arci lo ospiti ancora come presidente.
“Chi ritene questo ambiente legato alla politica vive nostalgie ormai superate dai tempi. Qui non si fa politica perchè lo vieta lo statuto – risponde con piglio l’interessato – e se qualcuno vuole farmi fuori bastano le firme ed io mi dimetto all’indomani stesso. Ma il Consiglio d’Amministarzione resta in carica sino al dicembre 2018 e sino a quel momento nulla può cambiare. Se poi qualcuno sta insinuando qualcosa sul mio operato, che è di totale volontariato e impegno costante) attraverso lettere ai giornali, sappia che i legali sono già in movimento”.
Sulla questione che il Circolo Arci appartenga ai tesserati del Pd Nardi ribadisce il concetto di apoliticità del luogo ribadendo che “Qui di politica non se ne fa. Che poi l’immobile in cui ci troviamo appartenga alla Fondazione Ds di Mantova, a cui paghiamo regolarmente l’affitto, è un altro discorso. Ma qui dentro la politica non entra anche se tutti possono frequentare una volta acquisita la tessera del circolo”.
In sostanza l’ex assessore della Giunta di centrosinistra non vuole dare soddisfazione a quelli che lo vorrebbero punire per il salto del fosso insistendo nel sottolineare che non ci sono bandiere rosse ma nemmeno nere sulla facciata del Circolo. Che poi in passato questo fosse un luogo con certe connotazioni è possibile. Con tracce democristiane prima che di Pc o Pd.
“So che qualcuno vorrebbe far vedere che loro comandano anche qui ma,ripeto sino al rinnovo delle cariche Nardi resta al suo posto”.
Rosario Pisani