Pioggia di multe al nuovo rosso stop di Viadana. Ma per codice della strada è tutto regolare
A tal proposito, il Movimento 5 Stelle, che ha spulciato il Codice della Strada fornendo il famoso articolo 41 che inchioderebbe i vari cittadini multati, s’è comunque ripromesso di approfondire la questione. "Potrebbe essere oggetto di una interrogazione in consiglio comunale".

VIADANA – La segnalazione giunta in redazione è quella di un cittadino viadanese come tanti. Anzi, come i tanti che in queste ore hanno affollato gli uffici postali del comune quando però ne avrebbero fatto volentieri a meno: e non tanto per la coda, pressoché inevitabile considerando la presenza di tanti cittadini, quanto per la motivazione che ha costretto gli stessi a recarsi in posta. Multe in media sui 120-140 euro, da pagare a causa del nuovo T-Red, installato lo scorso giugno e che, evidentemente, sta mietendo non poche “vittime”. Non si tratta di un velox, precisiamolo, ma di un rosso stop: dunque, chi supera lo stop con semaforo rosso acceso, è automaticamente passibile di sanzione.
Il semaforo in questione è quello in zona San Martino e la polemica corre anche sul web, in particolare su Facebook: particolarmente colpiti sembrano essere i centauri, ossia i possessori e conducenti di mezzi a motore a due ruote. Tuttavia la segnalazione arrivata alla nostra redazione riguarda una multa da 129 euro pagata da un’automobilista, dunque nessuno è immune. A tal proposito nelle prossime ore è atteso anche un comunicato da parte di Romano Bellini, consigliere comunale con delega alla Sicurezza, che spiegherà una volta di più il meccanismo del nuovo marchingegno. Anche perché pare che non vi sia nulla di sbagliato in tutte queste contravvenzioni, che indubbiamente fanno effetto per la quantità ma sarebbero a norma di codice della strada.
L’articolo 41 sui segnali luminosi parla chiaro: “durante il periodo di accensione della luce rossa, i veicoli non devono superare la striscia di arresto; in mancanza di tale striscia i veicoli non devono impegnare l’area di intersezione, né l’attraversamento pedonale, né oltrepassare il segnale, in modo da poterne osservare le indicazioni”. La striscia è presente, nel caso del semaforo di San Martino, e la sanzione va così da 41 a 168 euro. Stando a quanto emerso da una prima raccolta di informazioni, molti degli utenti multati si sarebbero mossi con scooter o mezzi a due ruote, come detto, superando però – anche se per pochi centimetri – la linea bianca: una situazione che, in sé, non dovrebbe creare particolari pericoli (l’incrocio non viene infatti invaso) ma è sufficiente per fare scattare la contravvenzione.
A tal proposito, il Movimento 5 Stelle, che ha spulciato il Codice della Strada rifacendosi al famoso articolo 41 che inchioderebbe i vari cittadini multati, s’è comunque ripromesso di approfondire la questione. “Potrebbe essere oggetto di una interrogazione in consiglio comunale, anche solo per capirne di più e soprattutto per fare in modo che gli stessi cittadini possano avere qualche informazione in più” ha spiegato il portavoce Stefano Capaldo.
Giovanni Gardani