Pomponesco, con Baruffaldi la lirica in piazza: il 26 agosto il Trovatore di Giuseppe Verdi
"Perchè non è vero - ha spiegato Anselmi - che la lirica appartiene all’elite. Questo genere di spettacolo è popolarissimo ed usufruibile da tutti in quanto racchiude in tutt’uno musica, testo, costumi spesso il coro e il balletto. Dove lo trovate un evento cosi completo e affascinante?"
POMPONESCO – Il sindaco di Pomponesco trasforma la bella piazza del paese in un anfiteatro naturale. Senza pretendere di rubare il ruolo ai mitici luoghi del melodramma quali l’Arena o il Teatro Romano di Verona.
Giuseppe Baruffaldi porta l’opera lirica nel centro di Pomponesco compiendo cosi un‘azione propedeutica affinchè questo tipo di spettacolo diventi alla portata di tutti. Il messaggio è stato lanciato sabato sera all’interno del Teatro 900 dove il primo cittadino ha ospitato la presentazione di un grande evento programmato per sabato 26 agosto in piazza XXIII Aprile con la rappresentazione del Trovatore di Giuseppe Verdi.
L’occasione è servita per ascoltare una mirabile lezione storico musicale sul grande maestro bussetano regalata al pubblico, scarso per la verità, dal musicista Daniele Anselmi e dalla mezzo soprano Monica Minarelli intrattenuti da cordiale e interessante colloquio dal direttore editoriale della Voce di Mantova Marco Mantovani.
Il maestro Anselmi, a lui si deve ad esempio l’attività strepitosa del Teatro lirico a Buscoldo (Mn), ha praticamente sviscerato anima e cervello di Giuseppe Verdi analizzandone la personalità, le alterne fortune nella vita e i colpi di genio nell’essere riuscito a scivere praticamente in un paio di anni tre capolavori lirici quali Rigoletto, Trovatore e Traviata. Una spinta decisiva verso la notorietà favorita anche da due incontri fondamentali per la sua carriera con Giuseppina Strepponi e la contessa Maffei che credettero in lui sino a imporgli di mettere in musica libretti da molti rifiutati e trame complesse.
Un successo travolgente che portarono Giuseppe Verdi ad una ricchezza esorbitante, (soprattutto grazie all’Aida) grazie alla quale arrivò a comprarsi quindici chilometri di terreni nei dintorni di Busseto oltre a creare una casa di Riposo per musicisti a Milano. L’opera che si rappresenterà sabato 26 in piazza a Pomponesco consentirà di godere della bellezza del melodramma al maggior numero possibile di persone.
“Perchè non è vero che la lirica appartiene all’elite. Questo genere di spettacolo è popolarissimo ed usufruibile da tutti in quanto racchiude in tutt’uno musica, testo, costumi spesso il coro e il balletto. Dove lo trovate un evento cosi completo e affascinante? Passate parola, ditelo anche ai bambini” ha esclamato entusiaticamente il maestro Anselmi. Non affrontato, perlomeno sino a quasi alla fine dell’incontro, l’ostacolo che spesso scoraggia la partecipazione a causa della difficoltà da parte del pubblico di comprendere le parole musicate.
Prima dell’inizio della presentazione, anche per guadagnare tempo si è assitito ad un inedito scambio di battute tra il direttore Mantovani e il sindaco Baruffaldi, seduto in platea. Traendo spunto dalla famosa maggioranza bulgara ottenuta dal sindaco rieletto alle ultime elezioni, si è parlato dellla vecchia Dc. Delle origini e dei meriti di don Sturzo, del “non expedit” della Chiesa per impedire la partecipazione dei cittadini di fede cattolica alla vita politica dello Stato italiano fino alla citazione di Giovannino Guareschi quale uomo marketing perfetto per il sostegno al movimento.
Rosario Pisani