Parco della posta, tutto come 4 anni fa, anzi peggio: la denuncia del degrado parte dal web
"Tra sporco, panchine senza schienali, catene rotte delle altalene, giochi divelti o tenuti insieme con dello spago, alla fine ci siamo arresi e siamo tornati a casa sconsolati. La Città dei Bambini con questo disastro non si farà mai"
CASALMAGGIORE – Era il giugno 2013 quando un gruppo di volenterosi genitori – quelli del Guerrilla Parking – si presero l’incarico di rimettere a nuovo i fatiscenti giochi per bimbi del parco della Posta, sito nell’area dell’ex campo sportivo di via Corsica.
Lucidati, ripitturati, rimessi a nuovo in una giornata di lavoro che aveva visto impegnati, oltre ai genitori, alcuni dei loro figli. A quattro anni di distanza di tutto quel lavoro fatto non resta nulla se non la sensazione – amara – che è inutile provare a combattere contro il degrado che, senza controlli e sanzioni pesanti, ha sempre partita vinta.
Perché di imbecilli che imbrattano e vandalizzano i beni pubblici il mondo è pieno, ancor più quando – come nel caso delle leve, firmatarie degli atti vandalici del parco del liceo – gli atti vandalici restano impuniti. Inutile provare a combattere, tanto poi tutto torna al caos, all’entropia che governa il mondo. Nonostante tutti i Guerrilla Parking, nonostante tutte le operazioni di riqualificazione messe in campo dai volenterosi don Chischiotte (non in senso spregiativo, s’intende, quanto in termine di lotta contro i mulini a vento) del Listone, nonostante le parole – nel deserto – di tanti.
I giochi del Parco delle Poste – dopo quattro anni – sono nelle condizioni che si vedono nelle foto di ieri. A denunciare la situazione Gian Carlo Simoni, di Slow Town e referente de ‘La città dei bambini’. Una città a misura dei più piccoli che lo è solo di nome, a guardare le condizioni dei giochi. “Dopo due settimane in Alto Adige – scrive Simoni – dove c’è un parchetto pulito e funzionante ad ogni angolo della strada, ieri, Ferragosto 2017, ho portato mia figlia a fare un giro dell’orrore nei vari parchi cittadini. Tra sporco, panchine senza schienali, catene rotte delle altalene, giochi divelti o tenuti insieme con dello spago, alla fine ci siamo arresi e siamo tornati a casa sconsolati. La Città dei Bambini con questo disastro non si farà mai”.
Nazzareno Condina