Torre d'Oglio, Malatesta: "Attendiamo proposte adeguate che non ci sono dalla provincia"
"Non vorrei che a passare inosservata fosse l'ulteriore incapacità della provincia, di garantire la copertura dei costi della gestione ordinaria del ponte anche quando questo è accessibile"

MARCARIA – Anche il sindaco di Marcaria Carlo Alberto Malatesta ha qualcosa da dire relativamente al Ponte di Torre d’Oglio. Il primo cittadino, come era già stato per Fava, Pasetti e Sarasini, porta alla luce l’inadeguatezza della provincia di Mantova.
“Il disastro provocato dalle scelte del passato sul ponte di Torre d’Oglio è sotto gli occhi di tutti e va affrontato.
E’ per questo che, già l’anno scorso, Regione Lombardia e i Comuni di Marcaria e Viadana si sono rimessi in gioco per il territorio ascoltando per primi le povere miserie di chi confessava, limitandosi a farlo però solo nelle sale di Palazzo di Bagno, di non sapere più che pesci prendere.
L’impressione è che, purtroppo, la Provincia, in questo frangente, non dimostri di avere imparato dai propri errori ed è per questo che condivido appieno il pensiero dell’assessore Fava quando esige che eventuali aiuti di Regione Lombardia siano giustificati e che siano spesi per progetto tecnico adeguato.
E’ un atto di responsabilità nei confronti del territorio perché peggio dell’immobilità c’è solo il procedere per tentativi che è di fatto quanto propongono oggi quei geni pontieri della politica che hanno fretta di lavarsi la coscienza dal sostegno dato all’operato della giunta Fontanili e perdurato sino a pochi mesi fa.
Il Comune di Marcaria attende quindi di poter vedere proposte adeguatamente dettagliate e che siano anche e soprattutto accompagnate da chiare assunzioni di responsabilità.
Vorrei comunque segnalare che l’inadeguatezza infrastrutturale del ponte e la compromessa viabilità fra le due sponde nel periodo di secca del fiume rischia di far passare inosservata una ulteriore incapacità della provincia che è quella di garantire la copertura dei costi della gestione ordinaria del ponte anche quando questo è accessibile.
A tal proposito ai comuni di Marcaria e Viadana è stato chiesto di assumersi una parte importante di tale onere con quello che reputo una vero e proprio ricatto: la promessa che in caso di risposta negativa il ponte verrà chiuso nei giorni festivi e nelle ore notturne dei giorni feriali anche quando potenzialmente agibile.
E’ una proposta irricevibile e comunque inaffrontabile per le casse dei Comuni. E non mi si dica che l’unica soluzione è quella di questuare sottotraccia a chi già fa i conti con una rete stradale ignobilmente manutentata.
La provincia, viste le necessità del territorio, ben poteva decidere di realizzare risorse più cospicue dalla cessione delle azioni dell’autostrada rispetto agli 11 milioni che per quanto lavore c’è da fare .
Ma anche questo non vedo nessuno dei veri responsabili del disastro cospargersi il capo di cenere…anzi”.
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