Lizzagone 2017: la festa più bella dell'Oglio Po si è chiusa ieri sera
l Lizzagone di Rivarolo cresce, di anno in anno, e di anno in anno è una delizia per gli occhi e per l’animo. Pure per il palato invero, e per la testa. Cullata da lievi litanie e da quel soffio di vino che ti scalda, da quelle luci in cui ti perdi
RIVAROLO MANTOVANO – Un bicchiere di vino speziato, mentre il sole va a nascondersi dietro le nuvole prima della notte, e una fetta di torta con il formaggio. La gente è ancora poca (aumenterà un poco con il calar delle tenebre) e s’inoltra nella piazza e tra le vie di Riavolo Mantovano. Si festeggiano le nozze, quelle di Rodomonte Gonzaga, signore del luogo, e Isabella Colonna, nobile romana.
Una festa grande – quella del Lizzagone – che in tanti, tra figuranti e ‘vil meccanici’, contribuiscono a rendere tale. Ci sono giullari, maestri d’arco, artigiani del legno e del ferro, conoscitori di pietre e delle virtù delle erbe, osti e panificatori, maghe e trapezisti, abili cavalieri, maestri d’arma, scrivani. Chi legge le carte e chi affila le spade. Cavalieri, duchi, damigelle e fanti.
Sono soprattutto gente del luogo, ed amici che arrivano da fuori per il Lizzagone, la festa migliore insieme al Palio di Isola Dovarese senza dubbio che l’Oglio Po riesca ad esprimere. Le strade sono illuminate dalle fiaccole, la musica è quella dell’arpa, e pure quella del tempo che risuona per le strette vie scelte per la festa. Banchetti e libagioni, mentre il sole va giù.
I bimbi giocano con le trottole, con le bolle di sapone, con la lavanderia creata per l’occasione, con gli scacchi. I giocolieri li chiamano a se, spiegano loro la loro arte. I loro genitori s’aggirano tra i banchi ove figuranti gentili parlano dei loro mestieri, dandone dimostrazione. I fuochi dei bracieri illuminano la notte che – a prescindere dalle temperature luciferine di questi giorni – è una notte calda, che ti avvolge e ti prende ma che non nuoce, anzi, tutt’altro.
Stanno per iniziare i cavalieri, la gente si affolla in piazza. Uno spettacolo grandioso il loro: d’altronde è il matrimonio del signore del luogo che si festeggia. La festa prende vita: in quel 1500 teatro di soldati di ventura e cavalieri erranti ma pure di poeti, malfattori, dame e santi. Teatro di un pubblico attento, che osserva tutto, si lascia inebriare da quei piatti, dal vino fruttato o speziato, dai liquori fatti con i frutti dei campi.
Il Lizzagone di Rivarolo cresce, di anno in anno, e di anno in anno è una delizia per gli occhi e per l’animo. Pure per il palato invero, e per la testa. Cullata da lievi litanie e da quel soffio di vino che ti scalda, da quelle luci in cui ti perdi. Da tutta quella gente – la gente di Rivarolo Mantovano – che t’abbraccia in un cordiale benvenuto e ti sorride.
Un evento che vale la pena vivere, ogni anno. Perché il lavoro e le idee pagano sempre: soprattutto quando riescono a sposare testa e cuore.
Nazzareno Condina
Foto: Tiziano Schiroli, Paolo Mangoni, Laura Giacomelli, Vincenzo Raeli (FOTOCINE CASALASCO)