Cronaca

Degrado in area commerciale, Ferroni: "Bisogna rendere più fruibile l'area"

Il consigliere indipendente: "In quella zona è tutto asfalto, poco verde e poca capacità attrattiva rispetto alla clientela. Da Silla ad adesso? Non è cambiato nulla, inutile girarci intorno"

CASALMAGGIORE – Quella sul degrado nell’area prospiciente al Centro Commerciale Padano ed area Commerciale è una battaglia non nuova per Orlando Ferroni. La aveva iniziata con sindaco Claudio Silla, rimarcando l’esigenza di tenere puliti i fossi e più ancora di quello, di quella che fossero le attività commerciali stesse ad essere maggiormente coinvolte.

In fondo il problema è soprattutto il loro perché il degrado ed i rifiuti non attraggono di certo la clientela. E a non attrarla, oltre al degrado, è pure un’area venuta su male e gestita in maniera approssimativa. “In quella zona è tutto asfalto, poco verde e poca capacità attrattiva rispetto alla clientela. Da Silla ad adesso? Non è cambiato nulla, inutile girarci intorno”.

In effetti la situazione è rimasta la stessa: stesso degrado, stesso senso d’abbandono, stessi (pochi) commercianti che ci tengono. Perché se il Centro Padano riesce a mantenere un minimo di decoro (cercando il più possibile nella propria area di pertinenza di tenere pulito, altro discorso è quello dei manufatti abbandonati a se stessi che meriterebbero una sistemazione), lo stesso non si può sempre dire per le altre attività che sorgono nell’area.

Un’area nata male e gestita in maniera piuttosto approssimativa. “C’è sporco, non c’è una pianta, non esiste l’ombra, non ci sono aree verdi degne di tal nome. In definitiva non attrae chi passa per caso e neppure induce a tornare chi ci capita. Bisognerebbe che l’esigenza di fare qualcosa per migliorare l’area nascesse da loro, dalle stesse attività commerciali. Poi il pubblico, visto che è anche interesse pubblico che l’area sia il più possibile fruibile, potrebbe dare una mano. Penso ad una ristrutturazione dell’area parcheggio con la realizzazione di spartitraffico in cui possano essere posizionate piante. Se la situazione migliora, migliora per tutti. Poi come dico da sempre servono maggiori controlli”.

Il degrado attrae degrado, la fruibilità attrae… la clientela. Orlando Ferroni va dritto al punto. “Io, in un’area così, non mi sento incentivato ad andare. Pensino davvero le imprese dell’area, magari insieme alle varie industrie che sorgono nella zona (i camion che insozzano i parcheggi sono quelli che caricano e scaricano merci nelle industrie, ndr) e al pubblico ad una soluzione che migliori l’area. Credo che tutti insieme si possa fare qualcosa. Altrimenti ce lo teniamo così com’è”. Senza lamentarsi poi se le attività aprono e chiudono alla velocità della luce o se il degrado avanza. E’ un po’, come allude Orlando, la situazione della propria casa. Se nel giardino di casa tiro via tutte le piante, lascio sporco e poi invito gli ospiti, con quaranta gradi, magari vengono la prima volta e poi non vengono più. Discorso diverso se gli ospiti trovano qualcosa per cui tornare.

“E’ anche qui un discorso di logica, e mi meraviglia – conclude Ferroni – che nessuno ci pensi”.

Nazzareno Condina

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