Cronaca

Mamma rischia di finire sotto un auto sulla ciclabile alla Diotti, la protesta aumenta

I disagi son tanti, si sopportano. Ma le auto impazzite e la mancanza di una seria prevenzione no. E' un azzardo troppo grande per chi va in bici e cammina a piedi su un pezzo di strada deputato unicamente a quello.

I lavori sul tratto che unisce le due rotonde

CASALMAGGIORE – Questa volta è andata bene, ma non sempre si può sperare nella buona sorte perché non sempre la sorte è benevola con chi vi fa affidamento. Spiacevole episodio quello accaduto ad una mamma che si stava recando al supermercato U2 a piedi, utilizzando la ciclabile lato scuola Diotti e meccanico.

“Ad un certo punto – racconta S.P. che risiede a Casalmaggiore, poco distante dalla rotonda Diotti – mi sono trovata davanti ad un auto che velocemente e per saltare la coda si è infilata nella ciclabile”. Una manovra ardita, come quelle che già segnalavamo ieri, fatta da un autista imbecille (invero ce ne è più d’uno) per guadagnare dieci minuti saltando l’attesa del semaforo che regola il traffico a senso unico alternato tra le due rotonde, quella Conad e quella appunto Diotti.

“Vado a fare quasi tutti i giorni la spesa a piedi – spiega – e non ho mai visto nessun controllo. La situazione è pericolosa. A volte ho con me i miei figli, stamattina ho rischiato di finire sotto una macchina che era dove non doveva essere, e non è la prima volta”. La vicenda, come lei stessa spiega, l’ha portata all’attenzione della polizia municipale. Di fronte ai vigili, il figlio più grande – un bimbetto vispo ed intelligente – ha dato un suggerimento alla forza pubblica. “Metteteci una transenna”.

Una soluzione possibile e di buon senso. L’unica che resta di fronte alla prepotenza al volante e al rischio di finire sotto ad una macchina impegnata ad arrivare prima. I disagi son tanti, si sopportano. Ma le auto impazzite e la mancanza di una seria prevenzione no. E’ un azzardo troppo grande per chi va in bici e cammina a piedi su un pezzo di strada deputato unicamente a quello.

Nazzareno Condina

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