Cronaca

Telecamere in case di riposo: Regione Lombardia dà l'ok e stanzia 1.4 milioni di euro

175 mila euro è il budget di cui potrà disporre l'Ats Val Padana, che racchiude i comprensori di Cremona e Mantova. Per ogni struttura sono previsti contributi fino a 15mila euro, e comunque il finanziamento non potrà superare il 70% della spesa complessiva. L'installazione delle telecamere non è obbligatoria.

Telecamere di videosorveglianza nelle case di riposo e nelle strutture per disabili. Obiettivo: prevenire maltrattamenti e furti. Un milione e 400mila euro lo stanziamento di Regione Lombardia. Dalla commissione sanità è arrivato il parere favorevole all’installazione di apparecchi video. Per ogni struttura sono previsti contributi fino a 15mila euro (entità parametrata sul numero di posti letti), e comunque il finanziamento non potrà superare il 70% della spesa complessiva. L’installazione delle telecamere non è obbligatoria. Potranno essere posizionate solo nelle aree comuni (esterno, corridoio, sale d’attesa). Le immagini raccolte saranno criptate e l’accesso alle registrazione sarà possibile solo con il nullaosta dell’autorità giudiziaria.

175 mila euro è il budget di cui potrà disporre l’Ats Val Padana, che racchiude i comprensori di Cremona e Mantova. Resta da capire se le strutture del Casalasco (tra Casalmaggiore, San Giovanni in Croce, Cingia dè Botti e Spineda) e del Viadanese saranno interessate e faranno richiesta. In Lombardia sono attualmente 678 le Rsa (residenze socio assistenziali) per quasi 58.000 posti letto complessivi a contratto, ossia quelli in cui la Regione compartecipa al pagamento della retta. Il costo medio della retta giornaliera è di 56 euro. L’incidenza più alta di denunce per furti e maltrattamenti si riscontra, per quanto riguarda la nostra regione, a Milano e nell’area metropolitana.

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