Franco Leoni, due mesi in cella frigorifera, ci pensa il tribunale a disporre il funerale
Sono in aumento i casi di persone che hanno dovuto sostare per lunghi tempi nelle celle. Non esistono dati veri e propri ma c’è comunque una casistica, dall’ospedale fanno sapere che sono in crescita le salme di persone che restano negli obitori
CREMONA – Si cercano i parenti di Franco Leoni, medico di Casalmaggiore. Era stato per lungo tempo il medico della mutua, in servizio in via Porzio. Lo si vedeva spesso in giro per la città, con la sua borsa della spesa o al bar Italia a leggere il giornale. L’uomo è rimasto all’obitorio per circa due mesi, chiuso in una cella frigorifera dell’ospedale, perchè in tutto questo tempo non è stato rintracciato alcun parente. Ci ha pensato l’ospedale ad avvisare il tribunale che ha provveduto a incaricare un procuratore affinchè venisse risolta la triste vicenda. Tanto che giovedì in Duomo sono state celebrate le esequie. Ma casi del genere sono sempre più frequenti. Tra l’altro l’obitorio dell’ospedale è anche obitorio comunale ed è l’unico ad essere dotato di celle frigorifere per conservare i corpi anche per lunghi tempi. Dunque sono in aumento i casi di persone che hanno dovuto sostare per lunghi tempi nelle celle. Non esistono dati veri e propri ma c’è comunque una casistica, dall’ospedale fanno sapere che sono in crescita le salme di persone che restano negli obitori per settimane, in attesa che vengano riconosciute e poi sepolte, per lo più si tratta di anziani senza parenti, ma è in aumento anche la percentuale di migranti. Prima di risalire ai parenti di quest’ultimi, spesso trascorre anche molto tempo. Dunque le salme restano lì nelle celle dell’ospedale è poi il Tribunale di Cremona che si fa poi carico di questi casi, sbloccando definitivamente le esequie.
S.G.