Rosanna Ramponi torna ad aprire la sua attività ad un mese dalla tentata rapina
“Tantissima gente si ferma a chiedermi come sto, davvero ringrazio tutte le persone che ho sentito vicino. Non finirò mai di ringraziare tutti”. La fermano per strada, in tanti, per chiederle come va. Con tutti lei si ferma, racconta...
CASALMAGGIORE – Le immagini di quel 28 giugno sono impresse nella memoria. E sarà così, forse per sempre. Si convive con la paura, soprattutto quando sei stata a un passo dalla morte. Rosanna Ramponi ha riaperto questa mattina la gioielleria, teatro nel giugno scorso della rapina che ha visto protagonista Alberto Brianti. Una rapina che solo per caso non è finita in tragedia.
Vuole reagire Rosanna, con tutta la forza che ha. Per la sua famiglia, per gli amici, per le clienti e per tutti quei commercianti che, in questo mese, le hanno mostrato grandissima solidarietà e affetto. “Tantissima gente si ferma a chiedermi come sto, davvero ringrazio tutte le persone che ho sentito vicino. Non finirò mai di ringraziare tutti”. La fermano per strada, in tanti, per chiederle come va. Con tutti lei si ferma, racconta, sorride. Vuole reagire soprattutto per se stessa perché con quella paura dovrà imparare a camminare senza lasciarsene sopraffare.
Fragile e comunque fortissima, oltre all’amica di sempre c’é Lapo con lei, il suo Carlino. C’era anche lui quando il malvivente è entrato dalla porta della casa che sorge a fianco della gioielleria, anche lui involontario protagonista dell’efferato crimine ha subito un trauma, ormai superato da quanto racconta Rosanna. “Quando sono tornata a casa dopo la rapina non mi ha lasciato un attimo”. Sta meglio e si vede, rispetto ai primi giorni. Ti pieghi per fargli una carezza e scodinzola, ti riempie di baci e d’affetto. Poi si ferma, sul ciglio della porta a guardare la strada.
Da oggi, ciò che è stato è il passato. Di certo un passato che ti resta addosso ma che non ha spento la voglia di ricominciare. “Sono ancora un po’ frastornata – ci racconta – ma sono qui. Stamattina abbiamo aperto”. Non è stato facile, anche se non lo dice apertamente, ma glielo si legge negli occhi, nella voce che è ancora un po’ sommessa rispetto alla Rosanna di prima. Ma c’è l’attività, ci sono gli amici, c’é Lapo cuor di leone, con tutto l’amore che dà. E prima di tutto c’é lei, con la sua storia, con il dolore che ha passato e quello che si porta dentro.
La gente passa davanti al negozio, anche per farle solo un cenno con la mano. Lei risponde. La riapertura dell’attività commerciale in via Cavour è segno che la vita ricomincia. Un delinquente qualunque, quella vita, non l’ha fermata ed oggi va, con i suoi ritmi, la sua fatica e pure tutte le sue paure. L’affetto oggi – anche di chi passa veloce – è solo per lei.
Nazzareno Condina