Ambiente

Parco o bosco? Affissi nuovi cartelli nel Plis. Il sindaco Bongiovanni fa il punto

"Come deciso dal Comitato del Parco Golena, sono stati applicati agli ingressi cartelli che segnalano i pericoli, anche per evitare che, come da sentore collettivo, non si pensi necessariamente di andare a fare una passeggiata in un giardinetto pubblico o in un parco attrezzato. Di fatto è un avviso".

CASALMAGGIORE – Parco o bosco? Il dilemma sta tutto nella risposta al quesito. Perché il parco, almeno nella visione comune, va vissuto, condiviso, respirato, assolutamente in sicurezza. Mentre le aree boschive possono presentare qualche pericolo in più e, dunque, sconsigliare la permanenza o il passaggio a persone o turisti poco attrezzati o poco attenti. Come a dire, estremizzando un po’ il concetto: entrate a vostro rischio e pericolo.

Il punto è che a Casalmaggiore si è sempre parlato di Plis, ossia di Parco Locale di Interesse Sovracomunale, ma dopo gli ultimi episodi, su tutti un ramo che per pochi centimetri non ha travolto il campione olimpico di canottaggio Simone Raineri impegnato in un allenamento in bicicletta, ecco che il comune ha posto dei cartelli all’interno del patrimonio verde, che parlano di “area boschiva”, appunto. La zona interessata dal provvedimento – i cartelli sono stati posizionati nelle scorse ore – è quella del Tunnel degli Olmi, un passaggio davvero suggestivo dove una passeggiata a piedi, magari col proprio cane, non è solo auspicabile ma consigliata. Tale affissione riguarda pure altri ingressi che non siano necessariamente collegati al Tunnel degli Olmi e al Bosco dei Nascituri (ad esempio l’Isola del Vallotto a Fossacaprara). Di certo, nel giro di poche centinaia di metri abbiamo cartelli che parlano espressamente di parco e altri che, affissi nei giorni scorsi, spiegano invece che ci si trova a passeggiare in un bosco. La differenza, come visto, non è di poco conto, anche dal punto di vista giuridico e delle responsabilità: il bosco peraltro è di proprietà del demanio.

A fare il punto della situazione è il sindaco Filippo Bongiovanni: “La definizione giuridica Parco Locale di Interesse Sovracomunale, in sé, è data dalla Regione, e non si differenzia da quella offerta al Parco Nazionale dello Stelvio o al Parco Regionale Oglio Sud, per esempio. Questi non sono propriamente i parchi ai quali si può pensare, ma zone ambientali con prevalenza di boschi. Quindi, come deciso dal Comitato del Parco Golena, sono stati applicati agli ingressi cartelli che segnalano i pericoli, anche per fare in modo che, come da sentore collettivo, non si pensi necessariamente di andare a fare una passeggiata in un giardinetto pubblico o in un parco attrezzato. Di fatto è un avviso: mi sembra che anche in consiglio comunale, a prescindere dalla discussione della mozione, il senso generale appena illustrato sia stato condiviso. Se prendessimo un dizionario, alla parola “parco” avremmo definizioni diverse. Quella che ci addice al nostro è la seguente: zona più o meno estesa di un territorio nazionale, tutelata da apposite leggi che mirano alla conservazione del patrimonio floristico e faunistico. Insomma, non siamo in un parco inglese”.

Giovanni Gardani

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