Cronaca

Via Baldesio e non solo: l'indagine di mercato fa tornare sulla breccia "rivoluzione slow"

Il 17 novembre scorso la prima buona notizia, con l’ottenimento di 100mila euro da Fondazione Comunitaria e Fondazione Cariplo all’interno del bando Emblematici Provinciali. Ora, luglio 2017, un anno dopo, ecco un altro passo, formale e necessario.

Nella foto due dettagli del progetto

CASALMAGGIORE – Quasi un anno esatto dopo – la presentazione in sala consiliare a Casalmaggiore si tenne il 26 luglio 2016 – si torna a parlare del progetto che rilancia, pur con sostanziali modifiche e almeno nello “spirito”, la sperimentazione Slow Town, che a metà 2014 fece scuola in via Baldesio. Si chiama Casalmaggiore coesa, solidale e sostenibile 2.0 ed è il progetto da 216mila euro che intende rivoluzionare la viabilità e soprattutto, giocando con le parole, la vivibilità della stessa via e dei dintorni. Un progetto promosso in primis dal Comitato Slow Town, ma anche dai partner come lo stesso comune di Casalmaggiore, l’associazione Persona Ambiente, i 105 negozi della rete dei negozi amici, l’associazione il Torrione e tutti coloro che vorranno, anche in corso d’opera, aggiungersi all’elenco.

Migliorare la sicurezza stradale per ciclisti, pedoni ed abitanti fronte strada vista la velocità elevata con cui automobilisti e motociclisti percorrono la via; migliorare la qualità dell’aria dovuto al passaggio dei veicoli a velocità ridotta; migliorare il decoro urbano per far tornare una via del centro come un luogo di aggregazione: sono solo alcuni degli obiettivi di un percorso che parte dal progetto preliminare di Matteo Dondè, per eliminare barriere architettoniche e realizzare una viabilità maggiormente sostenibile e più attenta anche agli utenti deboli della strada. Tenendo conto dell’esperienza di zona 30 dal basso partita in via Baldesio, e sfruttando anche la volontà di creare collegamenti con percorsi cicloturistici del fiume Po e collegamenti sicuri casa-scuola tra il centro cittadino e la zona Baslenga, dove sorgono le scuole elementari, riducendo nel mentre il rumore e provando ad aumentare la qualità dello spazio pubblico.

Il 17 novembre scorso la prima buona notizia, con l’ottenimento di 100mila euro da Fondazione Comunitaria e Fondazione Cariplo all’interno del bando Emblematici Provinciali. Ora, luglio 2017, un anno dopo, ecco un altro passo, formale e necessario: la nomina, ufficializzata dal sito del comune di Casalmaggiore, della commissione che valuterà le risposte giunte all’indagine di mercato per la selezione di almeno dieci operatori economici per l’assegnazione con procedura negoziata dai primi due lotti del progetto.

Una commissione composta dall’ingegner Enrico Rossi, dal geometra Pietro Lipreri e dall’architetto Fiorella Diana per il comune, chiamata ora a selezionare, appunto, chi dovrà realizzare i lotti che, per inciso, riguardano il tratto da piazza Garibaldi fino all’incrocio con via del Lino, dal costo di 92.786 euro, e da via del Lino fino all’incrocio a rotatoria tra via Baldesio, via Romani e parco di via Italia per una spesa di 27.157 euro. Una tappa in più per un progetto che, come è stato prescritto, dovrà essere realizzato entro 36 mesi. Oggi ne mancano 24: insomma, il tempo c’è e intanto qualcosa si muove.

G.G.

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