Addio a Giuseppe Landini, grande uomo del Po e campione di motonautica
“Ciao papà. Hai terminato la tua corsa, nel grande fiume della vita”: con questa frase, evocativa di una esistenza spesa sempre sul Grande Fiume, il figlio Giuliano, che ha ereditato molte passioni proprio dal padre, ha reso omaggio a Giuseppe Landini.
BORETTO – Si è spento a 78 anni un grande uomo del Po: Boretto, ma in generale l’intera asta del Po della Bassa Padana, comprendendo dunque anche Viadana e Casalmaggiore (in generale la zona del fiume che va da Pavia fino alla foce), piange Giuseppe Landini, che si regalò imprese sportive, nel campo della motonautica, indimenticabili. Landini si è spento alle 5.30 di lunedì mattina all’Hospice di Guastalla, dove era ricoverato. E proprio all’associazione “Noi per l’Hospice” la famiglia con i figli Monica e Giuliano e la moglie Ginetta hanno chiesto di devolvere eventuali offerte al seguente Iban: IT 92T0707266360059190157742.
“Ciao papà. Hai terminato la tua corsa, nel grande fiume della vita”: con questa frase, evocativa di una esistenza spesa sempre sul Grande Fiume, il figlio Giuliano, che ha ereditato molte passioni proprio dal padre, ha reso omaggio a Giuseppe Landini. Nato a Boretto nel 1938, Landini ha ha lavorato per una vita per il “Magistrato per il Po”, quello che oggi noi chiamiamo Aipo. Da lì l’amore per il fiume e per uno degli sport ad esso legato, ossia la motonautica: 34 anni di carriera, il primo campionato italiano vinto nel 1975 e numerosi altri titoli, come quello europeo conquistato a Milano nel 1982 (sempre categoria 350 fuoribordo).
Da ricordare anche i tre successi nella “Due Ponti” e le sei vittorie nella “Leonardo Mazzoli”, gara internazionale, oltre a due secondi posti mondiali in Ungheria e in Usa. Una carriera conclusa nel 1995 a seguito di un incidente a Rosolina sull’Adige. Una passione di famiglia, trasmessa dal padre Dante e giunta anche al fratello Remo (scomparso anni fa) e al figlio Giuliano, che oggi è peraltro conosciuto anche come capitano della motonave Stradivari (a bordo di questa mitica imbarcazione Giuseppe era peraltro motorista).
Stimato ovunque, organizzava spesso rimpatriate nella propria abitazione con i più grandi piloti internazionali, a conferma che la rivalità non andava mai a oscurare i rapporti umani. Giuseppe Landini si trova in camera ardente a Guastalla dalle ore 17.30 di lunedì. Il funerale si svolgerà mercoledì, con partenza dalla camera ardente alle ore 9 per la Basilica di San Marco in Boretto, paese dove viveva.
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