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Pomponesco, terra d'autarchia nel calcio, esulta: "La ciliegina sulla torta"

“Tanti dei ragazzi sono cresciuti qui - spiega il presidente - e la soddisfazione più grande è tornare in prima con un progetto giovane. Si riparte, con lo stesso spirito dell’anno passato"

POMPONESCO – Non cambiano le strategie (in fondo la speranza era molto forte anche prima della conferma), ma nessuno nasconde la soddisfazione. La prima categoria riconquistata, seppur grazie al ripescaggio, è “La ciliegina sulla torta di un anno stupendo”. A dirlo il presidentissimo della Polisportiva Pomponesco Gianfranco Bellini.

La semi autarchia – in parte una scelta e in parte una necessità – alla fine ha pagato. Il Pomponesco Calcio riconquista la Prima Categoria dopo tre anni di seconda. La prima esperienza fu quasi fallimentare: un gruppo costruito per rimanerci con uno sforzo economico non indifferente, con gente di esperienza proveniente da fuori che aveva calcato i campi anche di categorie superiori. Il motore – per tante ragioni – si inceppò presto. Inutile rivangare quel passato, se non per rimarcare le differenze tra quella stagione e quella che – grazie al ripescaggio – si andrà ad affrontare.

“Un po’ ce lo aspettavamo, eravamo pronti – spiega Bellini – poi la notizia è diventata certezza. Sono contento, soprattutto per i ragazzi che sono un gruppo molto unito anche al di fuori dello spogliatoio”. Un gruppo unito e giovane, con una bella caratteristica. “Tanti dei ragazzi sono cresciuti qui – prosegue il presidente – e la soddisfazione più grande è tornare in prima con un progetto giovane. Si riparte, con lo stesso spirito dell’anno passato, per conquistare il prima possibile la salvezza e magari toglierci qualche soddisfazione. Proseguiremo sulla linea degli ultimi anni, cercando di contare il più possibile sui ragazzi del paese: questa è la nostra forza, lo spirito che c’è tra loro dentro e fuori dal campo. Sono, più che una squadra, una compagnia di amici, la più bella compagnia del paese”.

A rinforzare il gruppo alcuni innesti. Malacarne dalla Futura e Mehmeti dal Luzzara, oltre al rientro di Parmiggiani, ottimo prodotto del vivaio con un anno di esperienza dal prestito al Boretto. Poi ancora Monica dal Colorno e Artoni ’96, portiere. “Con una o due pedine siamo a posto – conclude Bellini – e pensa che l’altro giorno parlavo dei 2005, un bellissimo gruppo. C’era chi sorrideva, dicendomi che sono ancora giovani. Certo, lo sono, ma è anche vero che sono loro il Pomponesco del futuro e tra qualche anno saranno loro ad esordire in prima squadra. Noi continuiamo così”.

Naturalmente a guidare il gruppo dal campo sarà ancora Rocco Condello, ormai una bandiera da queste parti. “Certo, su di lui contiamo sempre”.

L’autarchia non sempre premia, per cui quando con l’autarchia – scelta per principio e per ragioni economiche pensando al futuro – riesce a premiare è un risultato ancor più importante. E a Pomponesco – paese dal calcio che ancora ha un poco il sapore della partita tra amici – lo sanno bene.

Nazzareno Condina

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