Viadana, discussione in Consiglio sui contenziosi, grosse cifre in gioco
La maggior parte traggono spunto da vicende che partono da lontano molto prima che Giovanni Cavatorta sedesse sulla poltrona di sindaco. Una consistente serie di cause pendenti in tribunale
VIADANA – Una convocazione di un Consiglio comunale esclusivamente per discutere dei ‘contenziosi’ che riguardano l’Amministrazione comunale in carica. Anche se per la maggior parte traggono spunto da vicende che partono da lontano molto prima che Giovanni Cavatorta sedesse sulla poltrona di sindaco.
Una consistente serie di cause pendenti in Tribunale che rischiano di condizionare il bilancio e gli investimenti per altre opere importanti anche perche si parla di cifre elevatissime in milioni di euro. Questo il senso dell’interrogazione presentata lunedi sera dal consiliere di opposizione Silvio Perteghella puntiglioso e preciso, come suo solito, per cercare di fare il punto sulla situazione portandola a conoscenza anche di chi non aveva avuto modo prima di approfondirne a fondo i dettagli.
Il sindaco Giovanni Cavatorta, pur sottolinenando l’irritualità della richiesta si è reso disponibile a leggere la lunga serie di cause pendenti, una decina, e conti in sospeso con società, fornitori, gestori di parcheggi, sfratti e pignoramenti da definire. Una paurosa girandola di soldi che dovranno entrare o uscire dalle casse comunali riguardanti anche la nota questione della rete del gas, a secondo delle decisioni dei giudici al termine dei lunghi percorsi processuali.
Per allestire l’elenco completo delle cause il sindaco si è avvalso della collaborazione dell’Ufficio legale del Comune attraverso Nadia Zanoni presente in sala consiliare. Al termine della lunga relazione in cui non si è mancato di ricordare che quasi tutte le questioni riguardavano le precedenti amministrazioni, gli animi si sono accesi col consigliere Nicola Federici che ha rilevato come ancora una volta non si fosse persa l’abitudine di scaricare le colpe sugli altri. “La gente vi ha votato e pretende che siate voi quindi a giungere ad una soluzione”.
Il consigliere per la sicurezza Romano Bellini invece se l’è presa con Perteghella rimproverandolo, prima di tutto per non aver ringraziato l’Ufficio legale per il lavoro svolto al fine di soddisfare la sua interrogazione, ma soprattutto accusandolo di voler a tutti costi cercato di scoprire un capro espiatorio. Perteghella ha insistito nello spiegare che se si fosse agito prima nei confronti della assicurazione si sarebbero potuti portare a casa i 500 mila euro di fideiussione a carico della società che doveva completare piazzale della Libertà. L’area in cui sorge quell’attività commerciale verso cui una delibera del 2016 avrebbe dovuto ordinarne lo sfratto. Si è proceduto invece ad un’ordinanza di sgombero, che poi è stata sospesa dal Giudice ponendo l’Amministrazione comunale, secondo Perteghella, in una condizione negativa. Sia per il mancato introito di una somma ingente sia per aver creato uno squilibrio tra altri esercenti che rispettano le regole e chi invece le raggira. L’avvocato Zanoni ad un certo punto ha suggerito a Perteghella di prendere pure il suo posto considerando le conclusioni espresse.
Rosario Pisani