Bozzolo si riprende la classica: il 23 settembre torna la gara ciclistica con 57esima edizione
E' stata annunciata la probabile presenza di due campioni come Francesco Moser e Felice Gimondi, che nel mondo del ciclismo non hanno bisogno di presentazioni. Già la collocazione temporale è una novità: di solito il Città di Bozzolo si correva il martedì, stavolta invece cadrà di sabato.
BOZZOLO – Torna a scoccare l’ora di una delle grandi classiche del nostro territorio, e del circuito tra Oglio e Po in particolare. Tornerà quest’anno, dopo l’assenza di una stagione causata anche dai noti problemi amministrativi del comune, il Trofeo Città di Bozzolo, giunto alla sua 57esima edizione, che sarà concomitante anche con il 42esimo trofeo Avis, associazione che ha contribuito nell’organizzazione.
La corsa ciclistica riservata alle categorie Under 23 ed Elite si correrà in realtà il 23 settembre, ma la conferenza di presentazione è stata anticipata a lunedì in sala consiliare a Bozzolo per creare l’attesa che, dopo un anno di “buco”, l’evento merita.
Anche perché è stata annunciata la probabile presenza nel pubblico di due campioni come Francesco Moser e Felice Gimondi, che nel mondo del ciclismo non hanno bisogno di presentazioni. Già la collocazione temporale è una novità: di solito il Città di Bozzolo si correva il martedì, stavolta invece cadrà di sabato, nello stesso giorno dei Mondiali di ciclismo e senza manifestazioni concomitanti. Questo dovrebbe favorire un afflusso maggiore di atleti. Cambierà anche il percorso, in parte: resteranno i famosi 50 giri da 2 chilometri l’uno, ma verranno percorsi in senso contrario rispetto al passato con arrivo, altra novità, in piazza Europa giungendo da sinistra.
Il sindaco Giuseppe Torchio, assieme all’assessore all’Istruzione Cecilia Gialdini, ha ricordato il grande lavoro degli organizzatori, comprendendo anche Pro Loco e Federazione Ciclistica Mantovana e parlando di un dono restituito alla città. “Era desolante – ha detto il sindaco – vedere che l’anno scorso le tradizionali corse di Calvatone e Acquanegra sul Chiese si tenevano e a Bozzolo non c’era nulla”. Torchio ha ricordato inoltre come il ciclismo fu uno degli sport aggreganti per la comunità, il cui sviluppo venne favorito in parrocchia niente meno che da don Primo Mazzolari.
La stessa Gialdini, oltre a Gianni Monchini del Gruppo Sportivo Avis e Simone Pezzini dell’Uc Ceresarese, che rientra tra gli organizzatori, hanno invitato i giovani a partecipare, anche come spettatori, per appassionarsi, perché lo sport è educazione ai valori dell’impegno e della fatica. “Io stesso – ha aggiunto Corrado Lodi, consigliere nazionale della Federazione Ciclismo Italiana e ideatore assieme ad Antonio Pegoiani, anni fa, del Challenge dell’Oglio – ho iniziato ad amare il ciclismo proprio seguendo le gare di Bozzolo e Rivarolo”. Monchini, peraltro, si è detto emozionato: “Ritorno in questa sala consigliare dagli anni ’70, quando fui assessore allo Sport con la giunta Miglioli: la mancanza della corsa lo scorso anno mi fece fuggire in Val di Ledro, perché sapevo che molti avrebbero chiesto informazioni”.
A chiudere gli interventi il presidente attuale (e quello precedente) del comitato provinciale di Mantova: Fausto Armanini ha parlato di grande orgoglio restituito al mondo ciclistico locale, con un lavoro certosino, negli ultimi due mesi, per fare tornare a vivere questa grande classica. “Il nostro ciclismo rialza la cresta e lo fa grazie a splendidi volontari che fanno ripartire questa meravigliosa tradizione”. Giovanni Redini, precedessore di Armanini, ha ricordato una gara del 1974 “che ancora mi lascia emozioni a distanza di anni: ricordo Bozzolo piena di spettatori, non solo sul traguardo, ma anche lungo il percorso. Spero sia ancora così”.
Giovanni Gardani