Cronaca

TiBre ferroviario, sindaci uniti (assente Casalmaggiore) alla Festa dell'Unità a Gussola

Non bastano più le conferenze, i dibattiti e le promesse dei politici anche perchè a differenza della Tibre d’asfalto la cui agonia è sotto gli occhi di tutti, il tragitto su rotaia è più che mai indispensabile. Per ragioni ambientali ed economiche.

GUSSOLA – Un partecipato convegno sulla necessità di realizzare una Tirreno Brennero ferroviaria, passando da Piadena, si è tenuto martedi sera all’interno della Festa dell’Unità di Gussola.

Il rischio che la questione assuma le caratteristiche della consorella autostradale di cui si parla da trent’anni senza approdare a nulla è davvero elevato al punto da stabilire che è necessario arrivare ad una mobilitazione generale coinvolgendo tutti i cittadini. Non bastano più le conferenze, i dibattiti e le promesse dei politici anche perchè a differenza della Tibre d’asfalto la cui agonia è sotto gli occhi di tutti, il tragitto su rotaia è più che mai indispensabile. Per ragioni ambientali ed economiche.

Il tratto da Parma a Verona passando da Piadena impegnerebbe “solamente” settanta milioni di euro contro quello dirottato su Suzzara che costerebbe dieci volte di più. Su questo aspetto c’è stato però l’intervento di un cittadino di Parma il quale ha precisato che per Suzzara occorre considerare un raddoppio ferroviario non previsto a Piadena con rischio di intasamento di convogli. Non solo, la costruenda Pontremolese, in cui la Tibre ferroviaria andrebbe ad innestarsi, soffre dei grossi problemi al valico causa le gallerie non sufficenti al passaggio dei carri con a bordo i mezzi pesanti.

La necessità di togliere il trasporto su gomma, liberando le strade intasate in maniera pesanti non più sostenibile è stato il senso di tutti gli interventi, da quello di Cesare Vacchelli (ideatore e moderatore del convegno) a quello del presidente della Provincia Davide Viola, al sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini, di Sabbioneta Aldo Vincenzi, di Colorno Michela Canova, di Piadena Ivana Cavazzini, al vicesindaco di Torre Gianfranco Mafezzoli sino al sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio. Quest’ultimo, nel sottilineare l’importanza di questi incontri pubblici ha preannunciato l’intenzione di organizzare una Festa dell’Unità a Bozzolo dentro la fabbrica della Cima al centro di una crisi aziendale a causa del mancato interesse della Regione per favorire l’assunzione di commesse sui convogli ferroviari.

Proprio verso la Regione Lombardia sono partite le critiche maggiori, osservando come non sia mai stato manifestato un vero interesse verso il Tibre ferroviario nonostante il ministro Delrio, pur non incontrando mai i comitati costituiti sulla questione, si sia sempre dichiarato favorevole alla “cura del ferro” per privilegiare il trasporto ferroviario anzichè quello su gomma. Tra un intervento e l’altro c’è stato un intermezzo da parte di un indiano residente in zona che ha trasformato in divertenti strofe cantate l’annosa vicenda del Tibre ferroviario in contrapposizione a quello autostradale.

Sono intervenuti anche Pierluigi Pasotto del Consiglio comunale di Casalmaggiore (assente la maggioranza), Gino Ferri e Umberto Rovaldi tenaci sostenitori dell’uso della bicicletta. Ezio Corradi ha chiuso il convegno rivelando la realizzazione di una rete ferroviaria da Mortara alla Cina per il trasferiemento di merci in diciotto giorni, in contrasto con l’immobilismo e la cecità di simili iniziative nel nostro territorio.

Rosario Pisani

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