Calviello (Agorà) risponde a Sarasini: "Affermazioni gravi, fondi usati in modo corretto"
"Il finanziamento dall'assessorato all'ambiente di Regione Lombardia è stato utilizzato in modo corretto. Tale finanziamento era stato concesso per la costruzione di una struttura ecosostenibile e ad emissioni zero, che già in sede di candidatura al bando aveva come destinazione d’uso una Residenza Sanitaria Disabili".
MARCARIA – Non si fa attendere la risposta da parte di Carla Calviello, presidente della Cooperativa Agorà, dopo le dichiarazioni di Alessandro Sarasini, commissario della Lega Nord a livello locale, che a sua volta aveva replicato alla richiesta di accreditamento giunta dal sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio.
“Contrariamente a quanto affermato, il finanziamento ricevuto dall’assessorato all’ambiente di Regione Lombardia è stato utilizzato in modo corretto. Tale finanziamento era stato concesso per la costruzione di una struttura ecosostenibile e ad emissioni zero, che già in sede di candidatura al bando aveva come destinazione d’uso una Residenza Sanitaria Disabili. La realizzazione della RSD è stato oggetto di una lunga gestazione e di numerosi incontri con i referenti istituzionali che hanno rilevato il bisogno e caldeggiato la realizzazione della struttura nell’ambito territoriale viadanese che ne è del tutto sprovvisto, così come peraltro i limitrofi distretti di Asola e Ostiglia. Questo anche in considerazione del fatto che in provincia di Mantova, prima della nostra si contavano solo 3 RSD, di cui 2 a Mantova ed 1 a Castiglione, per un totale di 120 posti contrattualizzati e con lunghe liste d’attesa. Ciò comportava che gli utenti mantovani dovessero rivolgersi a strutture fuori provincia, rendendo ancor più gravoso il distacco dal tessuto familiare e sociale di riferimento”.
“Tuttavia – precisa Calviello – dapprima la riforma sanitaria di agosto 2015 e poi il blocco delle contrattualizzazioni, mediante DGR 4702 del 29/12/2015 e DGR 5954 del 05/12/2016, hanno sconvolto i nostri piani, portandoci ad una situazione di stallo che danneggia in primis gli utenti potenziali che possono accedere alla struttura accettando una retta, seppur calmierata per precisa volontà politica della cooperativa, comunque superiore ai servizi analoghi presenti sul territorio che non hanno disponibilità ad accoglierli; in secondo luogo, come affermava correttamente il Sindaco Torchio, i comuni che si vedono costretti a spendere di più per i propri residenti aventi diritto e in ultima istanza Agorà stessa che ricordo, pur essendo un ente privato, avere caratteristica di ONLUS e dare occupazione a oltre 100 persone del territorio, la maggioranza delle quali donne”.
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