Fratel Francesco, la festa dei popoli e quell'abbraccio inaspettato del Papa
"Mai avevo avuto un abbraccio cosi importante. Strette di mano, cordialità amicizia ma quell'abbraccio era particolare perchè era l'abbraccio della Chiesa che mi accoglieva ed io accoglievo la Chiesa"
RIVAROLO DEL RE – Ha ancora nella voce l’emozione di quel momento. Domenica mattina Fratel Francesco durante l’introduzione alla festa della Famiglia dei Popoli, celebrata nella Tenda di Cristo di Rivarolo del Re, ha voluto rendere pubblico un momento di grande suggestione.
“Il 20 giugno ero in chiesa a Bozzolo ad accogliere il Pontefice assieme a tanti altri preti. Il destino ha voluto che mi trovassi in una posizione favorevole al suo passaggio e allora in un attimo mi sono chiesto cosa avrei potuto dirgli in una frazione di secondo. “Benedici me e i miei poveri” è stata la frase che lo ha colpito perchè si è fermato e mi ha abbracciato”.
“Mai avevo avuto un abbraccio cosi importante. Strette di mano, cordialità amicizia ma quell’abbraccio era particolare perchè era l’abbraccio della Chiesa che mi accoglieva ed io accoglievo la Chiesa attraverso il suo massimo rappresentante”.
Un’esperienza che ha scosso il coordinatore di tutte le Tende di Cristo nel mondo al punto che mentre ne parlava ha dovuto interrompersi per l’emozione che gli toglieva ancora il respiro. Dopo l’esposizione di tutte queste emozioni e una interessante disquisizione sul sentimento dell’accoglienza, Fratel Francesco ha celebrato la Messa.
Dopodiche c’è stato il pranzo comunitario in gran parte preparato dalle tante persone straniere ospiti della Comunità con riso del Senegal, cibo brasiliano dolci etiopici. A completare la giornata una sfilata di bijoux e borse etniche preparate dalle stesse ospiti e presenti nel negozio Equosolidale di Casalmaggiore. Infine canzoni e divertenti schetch con protagonisti personaggi della stessa Comunità.
Rosario Pisani