Cronaca

Ubriachi, aggrediscono cliente del bar e tentano di sfondare la vetrina: paura a Dosolo

Con una manovra azzardata ma riuscita, un ragazzo di Dosolo è riuscito a entrare dal finestrino fortunatamente abbassato e a sfilare a quel punto le chiavi dell’auto, che so è così spenta immediatamente, arrestandosi a poche decine di metri dal bar. “Poteva essere un macello” hanno commentato i presenti.

DOSOLO – Alla fine tutto si è concluso con l’intervento, per fortuna non necessario, dell’ambulanza e con qualche ferita per due uomini (di 59 e 62 anni) residenti a Boretto. Ma poteva andare molto peggio attorno alle 14 di domenica in piazza Garibaldi a Dosolo. Solo l’intervento di un ragazzo del posto, Michele Raiba, ha probabilmente evitato che la situazione prendesse una piega addirittura tragica, dato che i fumi dell’alcool che stavano “guidando” le azioni dei due aggressori, come vedremo, rischiavano di far degenerare l’episodio.

I due uomini sono arrivati in un bar della piazza già abbondantemente brilli e, per prima cosa, hanno aggredito verbalmente un avventore, rovesciandogli la tazzina del caffè addosso. Subito dopo, non contenti, hanno pure iniziato a menare le mani, aggredendo, in questo caso fisicamente, un altro dei clienti del bar, che ha avuto la sola “colpa” di trovarsi in quel determinato punto in quel preciso momento e che, senza nemmeno avere risposto alle prime scaramucce verbali, è stato colpito dai due. A questo punto è intervenuto Michele Raiba, che ha dapprima sferrato un colpo a uno dei due uomini, intimandogli di smetterla, dopo di che ha notato che il secondo uomo aveva iniziato una manovra con la propria auto, che sembrava diretta proprio verso il bar in retromarcia.

Con una manovra azzardata ma riuscita, il ragazzo è riuscito a entrare dal finestrino fortunatamente abbassato e a sfilare a quel punto le chiavi dell’auto, che si è così spenta immediatamente, arrestandosi a poche decine di metri dal bar. “Poteva essere un macello” hanno commentato i presenti. Sul posto oltre ai sanitari del 118 (della Croce Rossa di Suzzara per la precisione), che hanno cercato di tranquillizzare il 59enne e il 62enne, i quali hanno poi rifiutato il ricovero, anche i Carabinieri di Gazzuolo, allertati dagli avventori e dal titolare del bar e che hanno ricostruito l’assurda vicenda.

Giovanni Gardani

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