Viadana riscopre la cultura popolare dei cantastorie: da Bortolino ecco Pedar e Pinon
In questa tradizione si collocano il viadanese Pietro Borettini (Pedar) e il gualtierese Wander Simonazzi (Pinon), cui il Sindaco di Viadana Giovanni Cavatorta consegnera? un riconoscimento durante il pranzo che avra? luogo domenica 2 luglio presso l’Osteria “Da Bortolino” di Viadana.
VIADANA – L’iniziativa e? organizzata dal Circolo AICS “Il Borgo” e dall’Osteria Da Bortolino in collaborazione con il Comune di Viadana e mira a rivalutare e riscoprire quella particolare forma di comunicazione musicale rappresentata dai cantastorie e dai suonatori ambulanti, spesso ed erroneamente confusi con gli orchestrali tradizionali. Da qui l’idea di organizzare a Viadana “Cantastorie, musici e maestri di baracca”. “Questi erano personaggi che grazie alla loro inventiva e capacita? di “sentire” la musica – ha spiegato Ilaria Zucchini, assessore alla Cultura – cominciavano la loro “carriera”- la gavetta – suonando nelle osterie, nelle feste di vicinato o di fine lavoro (battitura, vendemmia, ecc.) per poi spesso arrivare a suonare in orchestre importanti. In questo girovagare nascevano le loro ballate, che proponevano brani scritti da loro o piu? spesso modificati collettivamente in queste feste dove gli ascoltatori divenivano protagonisti. Per questo si trasformavano in raccoglitori e portatori di tradizioni e cultura locale”.
In questa tradizione si collocano il viadanese Pietro Borettini (Pedar) e il gualtierese Wander Simonazzi (Pinon), cui il Sindaco di Viadana Giovanni Cavatorta consegnera? un riconoscimento durante il pranzo che avra? luogo domenica 2 luglio presso l’Osteria “Da Bortolino” di Viadana. Con la consegna di questo riconoscimento a Pinon e Pedar la citta? di Viadana riconosce e ricorda una tradizione interna alla propria storia e cerca d’attualizzare una forma d’intrattenimento che, con la riscoperta del mondo delle osterie (depositarie della tradizione tout-court, non solo culinaria), potrebbe vedere un nuovo risveglio. Per un giorno all’anno Viadana si candida ad essere “capitale” dei “cantastorie, musici, maestri di baracca”.
CHI SONO PINON E PEDAR
PINON: nasce nel 1922 a Gualtieri e impara a suonare la cornetta dal maestro Bonafini entrando cosi? nel corpo bandistico di Guastalla. Prigioniero degli americani nella seconda guerra mondiale e? segnalato a Tommy Dorsey dal comandante del campo di prigionia. Nella prova d’ammissione il nostro deve eseguire un “Re sul rigo”: l’esecuzione e? perfetta e Pinon diventa prima tromba dell’orchestra il cui cantante e? un giovane di nome… Frank Sinatra! Due anni di tourne?e in America e ritorno in Italia, dove fonda l’orchestra Wander (liscio). Nel 1952 comincia a lavorare come barbiere e a suonare contemporaneamente con l’orchestra di Bruno Bagnoli, musicista di Santa Vittoria ed erede della tradizione di una delle famiglie di violinisti di quel paese. Oggi, 95 anni il 2 luglio, suona nelle osterie e per gli amici con l’amico Fernando (175 anni in due!).
PEDAR: Pietro Borettini lo si conosce spesso per i suoi concerti, in realta? e? un personaggio dalla creativita? istintiva, travolgente e genuina, un vulcano in continua eruzione, un coacervo di ricordi che coinvolgono Viadana dove e? nato nel 1928 e dove vive tuttora. Il suo cognome testimonia l’origine nostrana della sua stirpe. Quinto di nove fratelli, non ha avuto un’infanzia tranquilla. Giovane di grande sensibilita?, volle fortemente emergere integrandosi in ogni modo in quell’ambiente semplice e umile dai riti e dalle tradizioni ataviche cercando di mettere a frutto le capacita? che intuiva di avere per intraprendere una sua strada specifica che fosse gratificante per se? e per gli altri. Il contatto con la gente era per lui elemento essenziale e cosi? aveva cominciato ad esplorare nuove esperienze lavorative (calzolaio, venditore di bambole, il gelataio).
Inizio? poi a comporre canzoni in dialetto con le quali rievocava eventi, storie e tradizioni di una societa? contadina in estinzione. La sua prima canzone, Tango dla ve?cia fre?ra, Tango della vecchia mamma del fabbro, e? del 1952, ma la sua legittimazione al ruolo di cantastorie avvenne nel 1974 con la canzone Al barbo?n, Il barbone, premiata alla ‘Sagra della Canzone Dialettale Mantovana’. La sua estroversione, l’innata indole artistica e un’eccellente comunicativa lo inducono a cimentarsi anche nel campo della pittura partecipando a numerose mostre personali e collettive. Pe?dar non si e? fermato qui perché ha composto, diretto, interpretato commedie dialettali di grande successo, scritto poesie in dialetto, disegnato vignette, inventato racconti e romanzi per ragazzi. La sua scrittura semplice e spontanea riesce a far emergere l’anima delle cose, degli animali, della natura, dell’uomo, diventando strumento di comunicazione per grandi e piccini.
Il pranzo di domenica 2 luglio prevede la consegna delle targhe da parte del Sindaco Giovanni Cavatorta, oltre a brevi interventi dell’Assessore alla Cultura Ilaria Zucchini, del direttore della casa-museo Antonio Ligabue di Gualtieri Giuseppe Caleffi e di Roberto Naldini, proprietario dell’osteria, e alla lettura di poesie di Pedar con Simone Coroni. Il pranzo sara? allietato naturalmente da Pinon e Fernando che suoneranno tra i tavoli. Per tutta la giornata presso l’osteria mostra di alcuni quadri di Pedar. Per info e prenotazioni tel. 333-6546098 oppure 328-7621742 (Roberto).
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