Terzo giovedì d'estate, va bene così: musica, cibo e incontri sul Listone
I commercianti han capito che - per tanti versi - possono farcela (e fare) pure da soli. Ed è l'aspetto 'social' forse l'elemento fondamentale del tutto. Per il resto forse, magari nei prossimi anni, ci sarà tempo di crescere ancora.
CASALMAGGIORE – Ed anche sul terzo giovedì d’estate è calato il sipario. Un giovedì che non ha visto il bagno di folla del primo né l’ottimo numero di presenze del secondo ma che comunque ha visto riversarsi in centro un buon numero di persone tra le bancarelle (qualcuna in meno), le strade con il cibo, la musica (Niente di personale in via Cavour, Dj in piazza Turati e musica anche in via Baldesio), lo spettacolo (Dance Academy con i ragazzi della Santa Federici in piazza, una bella carica d’energia), lo street food dislocato in più parti.
Tutto sommato dunque un buon risultato anche quello di ieri sera. Tanti ragazzini giovani, qualche famiglia e un buon numero di uomini e donne disposti a scendere in piazza per vedere qualcosa di diverso. Non di nuovo – fatte salvi alcuni eventi – ma comunque di diverso rispetto al solito.
I giovedì d’estate vanno avanti da soli, come ogni tradizione che col passar degli anni si consolida. Come le strenne natalizie, le stelle della notte di San Lorenzo o la pasta fatta in casa della nonna comunque sia sono una quasi certezza. Quasi, perché possono subire qualche contrazione dovuta ai più svariati motivi, qualche variabile può incidere in maniera diversa, ma sono comunque l’approdo sicuro per ogni barca che rientra dal mare della quotidianità.
Forse servirebbero acque leggermente più mosse, ma per ora può andar bene pure così: la gente c’è, in buon numero. Si mangia e si beve dell’ottima birra. Si fanno quattro chiacchiere con le persone che magari non vedi da un po’. I commercianti han capito che – per tanti versi – possono farcela (e fare) pure da soli. Ed è l’aspetto ‘social’ forse l’elemento fondamentale del tutto. Per il resto forse, magari nei prossimi anni, ci sarà tempo di crescere ancora.
Nazzareno Condina