Cronaca

Funerali Alfredo Dondi, i dipendenti: "Grazie per quel che ha fatto per noi"

Nella chiesa del quartiere S. Martino ieri una gran folla ha portato l’estremo saluto ad un imprenditore partito dal nulla e grazie all’intuito, al coraggio e alla lungimiranza era riuscito a diventare “il re dei cuscini”

VIADANA – Aveva una gran passione per i motori, non solo quelli dei motoscafi che guidava sul fiume ma sopratutto per le cilindrate sotto il cofano delle automobili possedute. Il grande benessere economico raggiunto dopo anni di sacrifici Alfredo Dondi lo riversava in azienda ma anche nel garage di casa.

Senza ostentazione arrivava nel piccolo bar di Viadana guidando Ferrari e Bentley di cui si fidava a lasciare le chiavi nel cruscotto mentre terminava la partita a carte con gli amici. E anche ieri per i funerali i suoi figli Mirko e Nadia hanno voluto fargli fare un ultimo viaggio di lusso a bordo di una enorme Maserati blu’ allestita a carro funebre.

Nella chiesa del quartiere S. Martino ieri una gran folla ha portato l’estremo saluto ad un imprenditore partito dal nulla e grazie all’intuito, al coraggio e alla lungimiranza era riuscito a diventare “il re dei cuscini” ma anche di tutti quei tanti altri prodotti necessari per l’eleganza della casa.

Don Antonio Censori, non avendo potuto conoscere direttamente l’85enne deceduto per malattia in ospedale ne ha elencato le caratteristiche per quanto gli era stato riferito.

Ma poi sono state due dipendenti dell’azienda Svad a sottolineare al microfono le qualità dell’imprenditore “Buongiorno signor Dondi (ha esordito la prima collaboratrice guardando la bara) lei è stato la nostra fonte di luce. Adesso siamo rimasti soli e ci mancherà la sua energia, a volte la sua irruenza ma noi sentiremo sempre la sua presenza”. La seconda salita all’altare si è limitata a sussurrare “Grazie signor Alfredo, per tutto quello che ha fatto per tutti noi”.

Il rito funebre si è concluso con le musiche eseguite dal maestro Marino Cavalca all’organo, Denis Zannani al violino e la soprano Federica Bersellini con la splendida interpretazione di Panis Angelicus scritto da Cesar Franck. La bara è stata infine accompagnata a Parma per la cremazione.

Rosario Pisani

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