Bozzolo: padre e figlia a processo per stalking, ma è imputata anche la vittima
Una storia intricata, un unico procedimento penale per due casi diversi ma intrecciati, che vedono protagonisti da un lato padre e figlia, a processo per stalking e calunnia nei confronti dell’ex convivente della donna e dall'altra proprio la vittima, insiema alla nuova compagna, con l'imputazione di danneggiamento e lesioni all'ex suocero.
BOZZOLO – Una storia intricata, un unico procedimento penale per due casi diversi ma intrecciati, che vedono protagonisti da un lato padre e figlia, a processo per stalking e calunnia nei confronti dell’ex convivente della donna e dall’altra proprio la vittima, con la nuova compagna, con l’imputazione di danneggiamento e lesioni nei confronti di uno degli altri due. La vicenda scoppia a Bozzolo nel 2009. Un 50enne interrompe la relazione con una 39enne che gli ha dato un figlio. Lei però non accetta le decisione e non si dà pace. Vuole convincerlo a ripensarci e con l’aiuto del padre perseguita l’ormai ex compagno con atteggiamenti intimidatori, violenze e calunnie. Come quelle messe in atto attraverso diverse denunce infondate, per screditarlo come padre agli occhi del tribunale dei minori, finalizzate ad impedirgli di vedere il figlio. Il clou a luglio del 2009, quando il padre della donna, nel “consegnare” il nipote all’ex convivente della figlia, lo aggredisce rendendo necessario la medicazione in Pronto Soccorso. Anche dopo questo episodio, il “suocero” non demorde e insieme alla figlia persiste nei comportamenti a danno del “genero” per diversi mesi. Quest’ultimo, a sua volta, è accusato di aver tamponato volontariamente insieme alla nuova compagna, l’auto del padre dell’ex convivente, e di avergli procurato lesioni. L’udienza davanti al giudice Ilaria Rosati si è tenuta giovedì 29 giugno e ha visto subito il rinvio del processo per l’assenza dei testimoni.
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