Canneto, nuova scuola primaria: il progetto c'è. E' il resto che ancora manca
E' stato presentato il progetto esecutivo dello studio Eutecne di Perugia per la nuova scuola primaria. Continua però a preoccupare la mancanza di una data certa per l'inizio dei lavori, a causa di ritardi nella procedura per l'erogazione del relativo stanziamento a fondo perduto di cui il Comune è assegnatario.
CANNETO SULL’OGLIO _ E’ la scuola primaria del “domani”. Di un domani che può essere prossimo come remoto. E’ futuristica e futuribile. Ci sarà, forse presto, forse tardi? Chi lo sa. Ma intanto, il progetto esecutivo c’è. Per essere pronti al “via”, in caso “domani” fosse realmente “domani” o meglio, fosse finalmente “oggi”. Si perché, a distanza di più di un anno, le uniche certezze sulla realizzazione del nuovo plesso della primaria, sono quelle contenute nel progetto esecutivo che è stato intanto presentato mercoledì sera in Sala Civica alla presenza dell’amministrazione comunale e del pool dello studio Eutecne di Perugia che lo ha realizzato.
Si tratta di una struttura futuristica perchè quanto concepito dai progettisti è realmente all’avanguardia. La struttura che dovrebbe prendere il posto dei due padiglioni che si affacciano su via Dante Alighieri (saranno demoliti, mentre il terzo padiglione, quello più spostato su Via Marconi verrà mantenuto) sarà modulare.
Verrà costruita in legno (pannelli xlam), composta da due corpi con le 10 aule didattiche e un paio di aule più grandi per attività varie, tra cui quella psicomotoria, collegati tra di loro da un’ampia “agorà” centrale. Risponderà alle normative antisismiche, rispetterà l’ambiente, avrà impianto fotovoltaico. Farà la felicità di alunni, genitori ed insegnanti, con le sue luminose vetrate sul verde e ambienti confortevoli. Anche se la mensa però, resterà dov’è. Costo dell’opera: poco meno di 2,5 mln di euro. E qui comincia il discorso futuribile.
Sono anni ormai che si parla dell’intenzione di realizzare una nuova scuola primaria. L’idea era stata partorita dalla passata amministrazione, in tempi in cui l’Istituto Comprensivo di Canneto nel territorio aveva probabilmente un ruolo più strategico. Dall’anno passato, il comune di Canneto è assegnatario di un contributo a fondo perduto di 1, 776 mln di euro. La cifra restante per costruire la scuola, circa 660 mila euro, verrebbe trovata con l’accensione di un mutuo. Si pensava di partire con i lavori già l’estate trascorsa, per cui alcuni classi erano già state spostate. Ma il tutto si è arenato a Roma. L’intoppo non era previsto. Le tempistiche si stanno oltremodo dilatando e ciò sta generando inevitabilmente apprensione, sia nell’amministrazione comunale che in quella parte di cannetesi che ha i propri figli iscritti alla primaria del paese. Tale sentimento potrebbe anche essere alla base dell’incontro pubblico: meglio chiarire alla cittadinanza, con la presentazione del progetto esecutivo, che il Comune, con i ritardi non c’entra. Ma anche, nel caso invece la provvidenza porti ad una repentino “happy end”, che la macchina organizzativa è pronta ed efficiente.
Il Sindaco Raffaella Zecchina, suo malgrado, non ha potuto dare garanzie, ma ha ribadito quel che aveva già detto nell’ultimo Consiglio: “A luglio 2016 doveva essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che dava a noi e ad altri comuni la possibilità di poter stipulare contratti di appalto e mutui per i lavori di ristrutturazione entro dicembre scorso. Quel decreto però, ad oggi, non è ancora pubblicato. Dopo diverse richieste, la dott.ssa Montesarchio della Direzione Generale per interventi in materia di edilizia scolastica, mi ha informato un mese fa che il 23 maggio il Ministro per l’Economia e le Finanze ha messo la sua firma sul decreto che è stato quindi trasmesso per la firma al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Poi ci sarà la regolare registrazione della Corte dei Conti”. Quando ciò avverrà? Non si sa. Si vive quindi alla giornata. Come fatto negli ultimi anni. Potrebbero volerci giorni, come mesi. Nel momento in cui arrivassero da Roma le novità tanto attese, almeno i lavori di demolizione potrebbero partire subito. Si spera di evitare i disagi già vissuti quest’anno da docenti e alunni, ma appare difficile. Tant’è che il Sindaco, scusandosi per i mesi “di trasloco” già sopportati, ha ringraziato famiglie e docenti per la collaborazione fin qui dimostrata. Vivere il prossimo anno scolastico con un cantiere aperto, seppur in sicurezza per coloro che frequentano il plesso, è ipotesi da non escludere. Anzi, se così fosse, significherebbe che le famose buone notizie da Roma sono finalmente giunte. Gli scenari temuti e peggiori sono ben altri. Nel frattempo, l’attesa del lieto fine continua. E dunque: “Stay tuned”.
Maria Luisa Rancati