Composad davanti ai cancelli, occupanti Facchini in sciopero della fame e sete
La situazione, con il caldo di questi giorni e senza alcun tipo di riparo sul tetto rischia davvero di farsi drammatica. Sono tutt'ora in corso trattative, ma non più di un'ora fa gli stessi occupanti hanno confermato l'intenzione di andare avanti.
VIADANA – Si è svolta in assoluta tranquillità la manifestazione indetta dai dipendenti Composad e convocata, un’ora prima per le 17, davanti ai cancelli della ditta. Qualche coro, qualche invito alla controparte (gli ex dipendenti di Viadana Facchini ancora in agitazione) di lasciare lavorare l’azienda ma nulla più. Il presidio della Facchini è restato tranquillo nello spazio ormai occupato da settimane davanti all’azienda e a dividere le due ‘opposte’ fazioni un nutrito cordone di uomini delle forze dell’Ordine in tenuta antisommossa e il cordone della Security della stessa azienda che ha fatto da cuscinetto. Dopo le cariche di ieri, e l’intenzione assoluta delle forze dell’ordine di mantenere la tranquillità d’altronde, difficile ipotizzare un’epilogo diverso. Intanto gli otto occupanti della Viadana Facchini, nonostante i vari appelli lanciati da amici, familiari e sindacato proseguono con lo sciopero della fame e della sete. E a loro, da domani, potrebbero unirsi altri ex soci Facchini ed i familiari. La situazione, con il caldo di questi giorni e senza alcun tipo di riparo sul tetto rischia davvero di farsi drammatica in breve tempo. Sono tutt’ora in corso trattative per farli recedere dal folle proposito ma non più di un’ora fa gli stessi occupanti hanno confermato l’intenzione di andare avanti.
Rosario Pisani