Economia

Facchini, Cobas non firmano l'accordo: "Cooperative, al limite dell'estorsione"

Proporre una conciliazione obbligatoria per l'assunzione in cambio della mensilità di maggio 2017, retribuzione già in diritto ai lavoratori, è una richiesta al limite dell'estorsione

VIADANA – Salta il tavolo della trattativa. I Cobas si scagliano contro Legacoop e cooperative, definendo inaccettabile il comportamento delle stesse in merito alla vicenda Composad. Questo il comunicato ufficiale.

“Dopo le faticose e tortuose trattative sviluppatasi nell’ultima settimana, riteniamo che il comportamento delle cooperative e Legacoop dimostri alla fine un’intransigenza irresponsabile che vanifica gli sforzi per ottenere un pur difficile punto di mediazione e la possibilità di ristabilire la normalità nel cantiere Composad.
Nell’incontro di ieri sono emerse condizioni che come organizzazione sindacale e Assemblea dei lavoratori riteniamo inaccettabili. Proporre una conciliazione obbligatoria per l’assunzione in cambio della mensilità di maggio 2017, retribuzione già in diritto ai lavoratori, è una richiesta al limite dell’estorsione, mentre alcuna somma economica congrua è stata definita per chi verrà escluso dal cantiere Composad e oggetto di licenziamento.
Forse ancora più grave è il tentativo, come volevasi dimostrare, di escludere dal cantiere Composad i lavoratori maggiormente attivi e riconducibili alle attività sindacali, destinandoli ad altri appalti comunque lontano dalla provincia di Mantova. Questo il destino ad esempio di tre delegati ADL Cobas su quattro, come di altri 20 lavoratori di lunga esperienza e professionalità, nonché padri e madri di famiglia! Un’assoluta arbitrarietà e malafede nello stilare l’elenco delle posizioni del personale che segnala chiaramente l’intenzione di eliminare una controparte sindacale scomoda e imporre condizioni contrattuali e lavorative difficilmente accettabili!
La responsabilità è di chi si è stato incapace di trovare un punto di accordo che permettesse di tenere presente le proprie esigenze organizzative senza però prevaricare le legittime e giuste aspettative dei lavoratori e lavoratrici, dimostrandosi del tutto inaffidabile nei confronti degli stessi e a cascata degli altri lavoratori indirettamente coinvolti e del tessuto sociale del territorio. E l’atteggiamento di Composad ha reso il tutto più difficile: essersi sottratta finora da qualsiasi ruolo attivo ed anzi dimostrata sempre ostile nei confronti di questi “collaboratori” ha solo complicato e inasprito la situazione, allontanandone la soluzione.
Ci hanno chiesto compromessi e mediazioni, eravamo pronti ad accettarli ma questi non possono essere a senso unico e a qualsiasi costo! Ora Composad deve rendersi conto che se non entra in campo per facilitare la risoluzione di questa vicenda, prendendo atto che alla radice delle problematiche sta il comportamento delle cooperative, difficilmente se ne uscirà positivamente”.
redazione@oglioponews.it

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