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Cimiteri di Piadena: cambia il regolamento. Modificato il "discusso" articolo 27

Approvata in consiglio comunale lunedì sera la modifica di una disposizione all'origine di un caso spiacevole di "sepoltura negata" lo scorso febbraio. A riguardo ci fu anche un'interrogazione del gruppo di minoranza di "Piadena al Centro". Approvata anche la prima variazione di bilancio per lavori ai cimiteri.

PIADENA – Il regolamento dei cimiteri di Piadena è stato ufficialmente cambiato. E’ accaduto con il consiglio comunale di lunedì sera. Il che di per sé non costituirebbe notizia eclatante. Lo diventa tuttavia considerando che la disposizione modificata è inserita nell’articolo 27, quello sull’ammissione ai cimiteri, ed è la stessa che circa quattro mesi fa aveva originato uno spiacevole caso di sepoltura negata nonché un’interrogazione del gruppo di minoranza “Piadena al centro”, con relativo botta e risposta tra l’opposizione e l’amministrazione. Il fatto in paese è noto e può essere così riassunto: a febbraio ad un piadenese nato a Cremona, iscritto nell’anagrafe di Piadena, trasferitosi negli anni 90 a Torre, ma di fatto nativo di Piadena, è deceduto. Considerata la presenza dei famigliari a Piadena e il suo inserimento nel tessuto sociale del paese, la moglie aveva richiesto presso l’anagrafe, di poter tumulare il marito nel medesimo Cimitero. Cosa che però le venne negata, perché secondo il Responsabile del Servizio, il defunto, essendo “nato a Cremona” non ne aveva il diritto. L’art.27 comma 1 lettera C del regolamento recitava infatti: “POSSONO ESSERE AMMESSI I CADAVERI DELLE PERSONE NON RESIDENTI IN VITA MA NATE IN ESSO”. Essendo passati da parecchio i tempi in cui si nasceva in casa piuttosto che all’ospedale (che a Piadena non c’è), la norma era già da considerarsi obsoleta. Nonostante questo e nonostante la dicitura del comma 3  dello stesso articolo dichiarasse che ” AL DI FUORI DEI CASI PREVISTI DAL COMMA 1, IL RESP. DEL SERVIZIO PUO’ AUTORIZZARE, IN VIA ECCEZIONALE, PER GIUSTIFICATI MOTIVI  ALTRE SEPOLTURE A PAGAMENTO”, la tumulazione in prima battuta venne negata. Si cercò comunque una soluzione. La famiglia del defunto dovette sostenere prima le spese per la tumulazione nel cimitero di Torre, e quindi successivamente, quelle per procedere alla riesumazione e alla cremazione di una parente sepolta a Piadena che potesse lasciare il “posto” al caro estinto, che, solo allora, con altre spese da sostenere per la famiglia, fu spostato a Piadena. Come detto i consiglieri di “Piadena al Centro”: Pietro Francesconi, Fabrizio Pozzi e Marialuisa Rosati chiesero come mai nella triste circostanza non fosse stato usato un po’ di buon senso. L’amministrazione guidata da Ivana Cavazzini rispose che il funzionario addetto non poteva agire diversamente, che era stato fatto il possibile e che, nonostante la necessità di intervenire sul regolamento fosse vera, l’opposizione aveva strumentalizzato il caso. Controrisposta: Nessuna strumentalizzazione, solo evidenziato un problema reale. Ebbene, lunedì sera, a distanza di mesi, i due fronti  hanno avuto modo di ribadire le posizioni iniziali, ma la vicenda, per quanto spiacevole, è servita almeno a modificare, con approvazione all’unanimità, proprio la lettera C del comma 1 dell’articolo 27. Che ora ammette la sepoltura a Piadena anche di coloro che “SONO DECEDUTI FUORI DAL TERRITORIO COMUNALE MA CHE HANNO AVUTO IN ESSO DURANTE LA LORO VITA LA RESIDENZA”. Una modifica che rende il regolamento dei servizi funerari e cimiteriali decisamente più attuale e che eviterà il ripetersi di situazioni incresciose. In tema di cimiteri nel consiglio comunale di lunedì sera è stata anche approvata la prima variazione al bilancio di previsione. La Regione ha concesso infatti al Comune uno spazio finanziario per 40 mila euro che saranno destinati alle opere di riqualificazione delle murature perimetrali dei cimiteri che saranno svolte in autunno. Intervento che costerà in totale 155 mila euro.

Maria Luisa Rancati

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