Tunnel degli Olmi, cartelli per segnalare i pericoli. Ora concessioni e manutenzione
Il direttore tecnico Sarzi Sartori ha ribadito la disponibilità del Consorzio Forestale Padano a contribuire per una manutenzione boschiva dell’area in maniera gratuita, pur senza una concessione in corso, ma chiarisce ulteriormente che il “Bosco” non è un’area di verde pubblico attrezzato.
CASALMAGGIORE – Giovedì 15 giugno si è riunito in Municipio, il Comitato Tecnico Consultivo del Parco Golena del Po alla presenza del Direttore Uberto Ferrari, del Direttore Tecnico del Consorzio Forestale Padano Francesco Sarzi Sartori, del Sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, del Vice Sindaco Vanni Leoni, del Consigliere con delega all’ambiente Stefano Stringhini e dei membri nominati Orlando Ferroni, consigliere con delega al Parco ed esperto di problemi ambientali, Pietro Lipreri, Responsabile del Settore Urbanistica del Comune, Simone Balbo, Rappresentante della Provincia di Cremona, Marino Zardi per l’Ambito Territoriale di Caccia, Enea Aschieri in rappresentanza delle associazioni Agricole e Annamaria Gallio in rappresentanza delle Associazioni Ambientaliste.
L’argomento principale è stato un approfondimento sul cosiddetto Tunnel degli Olmi, dove pochi giorni fa si è verificato uno schianto al suolo di un grosso tronco di un albero, passato agli onori della cronaca dato che l’incidente ha coinvolto, per fortuna senza gravi conseguenze, il campione olimpico Simone Raineri. Dal punto di vista concessivo dell’area, il proprietario del terreno e delle piante è il Demanio Pubblico dello Stato, mentre il Comune che ne era concessionario: da oltre cinque anni non lo è più, dato che la concessione è ancora in fase di rinnovo.
Le altre aree demaniali e di proprietà comunale all’interno del P.L.I.S. “Golena del Po” in forza di convenzione prot. 2012/15342 stipulata in data 27 agosto 2012 sono gestite e mantenute dal Consorzio Forestale Padano. L’attività svolta dal Consorzio Forestale Padano con riferimento esclusivo agli olmi, dal 2001 ad oggi, è consistita in una serie di interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria che ha comportato investimenti per € 73.217,00: se si considerano gli investimenti generali sull’area, precisano dal comune, si superano i 100.000 euro.
Per programmare i lavori inoltre, il Consorzio Forestale Padano ha commissionato una indagine fitopatologica che ha confermato la presenza di Ophiostoma ulmi (Grafiosi) e conseguente deperimento delle piante stesse, in particolare si è reso necessario intervenire nei casi più gravi con abbattimenti previa presentazione di regolari istanze di taglio bosco inoltrate alla Regione Lombardia. Il Corpo Forestale dello Stato (ora Carabinieri) ha redatto in data 12 dicembre 2015 una “scheda di identificazione albero o formazione vegetale monumentale”, inviata dagli uffici comunali con relativa comunicazione di avvio di procedimento amministrativo per il censimento di alberi monumentali, al proprietario, ossia l’Agenzia del Demanio – Direzione Generale di Roma e Direzione Regionale di Milano.
Il direttore tecnico Sarzi Sartori ha ribadito la disponibilità del Consorzio Forestale Padano a contribuire per una manutenzione boschiva dell’area in maniera gratuita, pur senza una concessione in corso, ma chiarisce ulteriormente che il “Bosco” non è un’area di verde pubblico attrezzato. Il Comitato ha deciso all’unanimità per il posizionamento agli accessi di apposita cartellonistica che chiarisca che si tratta di una zona boschiva e chiarisca i rischi a cui va incontro chi vi acceda.
La redazione da parte del Consorzio Forestale Padano di uno studio di massima con analisi dei costi, che si ritiene possa essere perfezionata per la fine del mese di settembre, che verrà poi sottoposto al Comitato e all’Amministrazione Comunale per valutare appieno ed a ragion veduta la situazione, di modo che il Comune sia in grado di decidere se sollecitare ulteriormente la concessione o meno, e, nel caso si decida positivamente, quale tipo di manutenzione debba essere dedicata al “Tunnel degli olmi”.
I cospicui investimenti sul Plis della Golena del Po da oltre 20 anni e quelli in dettaglio forniti a Regione Lombardia degli ultimi 5 anni, hanno consentito a Regione di esprimersi sul riconoscimento dell’autonomia gestionale da parte del Comune di Casalmaggiore. Il rischio forte di perdere l’autonomia e rientrare nella competenza del Parco regionale Oglio Sud è stato scongiurato dimostrando la sussistenza di capacità realizzativa di interventi e la valorizzazione dell’area boschiva che ha una superficie di 250 ettari, con una media di 15mila essenze vegetative a ettaro, gestito dal Consorzio Forestale Padano.
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