Padre Zambotti e l'incontro col Papa: "Nell'abbraccio per i miei poveri ho visto un segno"
"L'ho chiamato, gli ho chiesto una benedizione - ricorda il fondatore delle Tende di Cristo - lui mi ha guardato e mi ha abbracciato. Per me questo è stato un segno. In tanti facevano foto e chiedevano selfie, a me non interessava avere una foto con lui, perché dopo quell’abbraccio la foto più bella ce l’ho nel cuore”.
BOZZOLO – Il discorso del Papa ha toccato da vicino in particolare la vicinanza “francescana” ai poveri e alla povera gente, e proprio “povero” è stata forse la parola più ripetuta da Bergoglio durante il suo discorso nella chiesa di San Pietro.
Anche per questo, tra i tanti saluti in piazza don Mazzolari, ve n’è uno che non poteva essere osservato con indifferenza: padre Francesco Zambotti, che da anni è il responsabile delle Tende di Cristo e in particolare di Casa Paola a Rivarolo del Re, quando in piazza don Mazzolari ha incrociato Papa Francesco, è stato presentato dal Vescovo di Cremona Antonio Napolioni, che ha brevemente riassunto al Pontefice proprio il lavoro svolto da padre Zambotti per i poveri. Ed è qui che il fondatore delle Tende di Cristo ha avuto la forza di chiedere al Papa: “Benedicimi assieme a tutti i miei poveri”.
E’ stato lo stesso Padre Francesco Zambotti a ricordare l’episodio al termine della visita: “Gli ho fatto questa richiesta direttamente, chiamandolo per nome, Francesco, come me – spiega – e lui mi ha guardato e mi ha abbracciato. Per me questo è stato un segno. In tanti facevano foto e chiedevano selfie, a me non interessava avere una foto con lui, perché dopo quell’abbraccio la foto più bella ce l’ho nel cuore”. Padre Francesco Zambotti ha parlato di una presenza illuminante: “Il Clero dovrà trovare un posto importante, uno spazio decisivo, per le parole del Papa pronunciate a Bozzolo: ha espresso concetti che nessuno di noi, laici compresi, potrà ignorare”.
Giovanni Gardani