Cronaca

Papa Francesco a Bozzolo nel segno di Don Primo. "Per fare molto bisogna amare molto"

Migliaia di fedeli giunti da tutto il territorio hanno accolto questa mattina il Santo Padre che sempre sorridente e cordiale, prima si è intrattenuto con loro e poi in Chiesa ha reso omaggio alla tomba di Don Primo Mazzolari. Nella sua omelia lo ha citato diverse volte. Il Vescovo Napolioni ha annunciato che la seconda fase del processo di beatificazione per Don Primo inizierà il prossimo 18 settembre.

BOZZOLO _ ore 7.37 Bozzolo ha vissuto una notte insonne in attesa di Papa Francesco: il servizio di sicurezza ha approntato gli ultimi accorgimenti. Dalle 6 di questa mattina gente in fila per entrare in piazza don Mazzolari, seguendo le transenne dalla Lacto Siero di via Matteotti. Chi non è munito di pass invece effettua un piccolo ring esterno per poi sbucare su disparati punti del percorso che il Papa effettuerà. Massiccio il dispiegamento di forze con Protezione civile, Gruppo alpini, Carabinieri, Croce rossa e Gendarmeria Vaticana, giunta attorno alle 6.30 con una sfilata di auto con la targa appunto di Città del Vaticano.

ORE 8.05

Iniziata la diretta su Cremona 1. Piazza Don Mazzolari ha accolto con un applauso il messaggio di Papa Francesco all’Angelus di domenica quando ha ricordato la sua visita di oggi a Bozzolo. Tre maxischermo trasmettono in diretta l’evento.

ORE 8.25

Ecco l’annuncio: il Papa è decollato dall’eliporto Vaticano un quarto d’ora fa. L’arrivo a Bozzolo è previsto alle ore 9. Urla all’oratorio: sono i 150 bambini del Grest di Bozzolo che accoglieranno il Papa in piazza. Un microfono è stato approntato sul sagrato della Chiesa per possibile fuoriprogramma del Papa che potrebbe parlare ai fedeli radunati. Dallo studio allestito a pochi passa dalla Chiesa Federica Priori e don Enrico Maggi conducono il salotto che sta coinvolgendo don Bruno Bignami e il prof. Giorgio Vecchio, rispettivamente presidente e responsabile scientifico della Fondazione con Mazzolari. Intanto 150 bambini del Grest sono schierati a pochi passi da dove il Papa scenderà dall’auto per entrare in chiesa

ORE 9.01

Il Papa arriva. Il finestrino dell’auto è abbassato e saluta i fedeli. Poi accolto dal vescovo Napolioni e dalle autorità passa a stringere mani e si ferma a fare foto con grandi e piccini. Sempre sorridente. Sempre cordiale. Quindi l’ingresso in Chiesa. Per l’incontro con le autorità e coloro che sono dotati di pass

 

ORE 9.16

Cala il silenzio nella Piazza. Tutti seguono sul maxischermo la preghiera di Papa Francesco davanti alla tomba di Don Primo Mazzolari

ORE 9.20 Il vescovo di Cremona mons. Antonio Napolioni legge il suo discorso di benvenuto per il pontefice annunciando per il prossimo 18 settembre l’inizio della seconda fase del processo di beatificazione di Don Primo Mazzolari

ORE 9.26

Papa Francesco tiene la sua omelia

Il Pontefice prende la parola. “Buongiorno – dice – mi hanno consigliato di accorciare il discorso ma non ci sono riuscito. Non voglio lasciare indietro nulla.” Tre le parole a cui si è ispirato papa Francesco nella terra di Don Primo: “fiume, cascina e pianura”. “Il fiume – ha spiegato – è simbolo di predicazione, ed è legato anche a me. Il sacerdote è un ripetitore, ma non deve farlo senza anima, o passivo”. Ad ascoltarlo in Chiesa ci sono i parenti di Don Primo Mazzolari, sul sagrato, insieme ai fedeli, i sindaci del territorio. E ancora: “La strada del lasciar fare è di chi sta alla finestra senza sporcarsi le mani. L’attivismo separatista è un altro atteggiamento sbagliato. Il terzo errore è il soprannaturalismo disumanizzante.

“Per fare molto, bisogna molto amare” – Papa Francesco cita Don Primo Mazzolari . E scatta l’applauso della piazza.

Seconda parola chiave: cascina. “Ai tempi di Don Primo era costituita da un gruppo di famiglie che vivevano insieme. Don Mazzolari era convinto che i destini del mondo nascessero in periferia. Egli è stato giustamente definito il parroco dei lontani, perché li ha sempre amati e cercati. Il suo sguardo evangelico sull’umanità lo ha portato a dare valore alla necessaria gradualità. Diceva che bisognava aiutare a dare il meglio, “Non dobbiamo massacrare le spalle della povera gente”. E a quest’altra citazione di Don Primo scatta un’altro applauso

Don Mazzolari non faceva proselitismo. Perché questo non è cristiano. Don Primo Mazzolari ha fatto testimonianza. Il servo di Dio ha vissuto da “prete povero” non da “povero prete”. C’è una differenza. Chi ha poca carità vede pochi poveri. Chi ha tanta carità vede tanti poveri. Chi non ha nessuna carità non vede nessuno. La carità è la poesia del cielo portata sulla terra.

Grazie amici per avermi accolto qui nella terra di Don Primo. A voi e ai vescovi dico siate orgogliosi di aver generato preti così e non stancatevi di diventare preti così, anche se questo significa lottare con sé stessi. Facciamo tesoro della lezione di Don Primo,  Mazzolari, che era innamorato di Gesù. Terminiamo con la preghiera cara a Don Primo.

“Nessuno è fuori dalla tua salvezza oh Signore, perché nessuno è fuori dal tuo amore…”

Quindi la benedizione del Santo Padre.

ORE 9.53

Il Papa termina la sua omelia e dopo uno scambio di doni si avvia verso la sagrestia e la casa parrocchiale per la visita allo studio di Don Primo Mazzolari.

ORE 10.15

Si attende l’uscita del Papa. I fedeli e i tanti media presenti guardano alla porta d’ingresso della Chiesa

ORE 10.20

Suonano le campane. La Piazza inneggia a Papa Francesco, che dopo aver stretto le ultime mani all’interno della chiesa, esce sul sagrato e dopo la recita dell’Ave Maria dà la benedizione e quindi lascia la piazza. “Pregate per me, grazie a tutti”.

ORE 10.32

Il Papa saluta il vescovo Napolioni e il sindaco di Bozzolo Torchio e sale sull’elicottero che lo porta a Barbiana. Si conclude la visita del Santo Padre nella terra di Don Primo Mazzolari. Un giorno storico, per tutto il territorio. Una mattina di emozioni indimenticabili.

 

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