Politica

Dal manifesto di Cremona a Gussola: "Ma occorre rifare la Sinistra, non centrosinistra"

Sul momento della sinistra: "E’ in grande difficoltà e se siamo qui qualche responsabilità l’abbiamo. Il Pd è individuato come partito di centrosinistra ma non è così, sono aumentate le disuguaglianze nel mondo e i populismi. Contro la disoccupazione serve l’intervento dello Stato nell’economia".

GUSSOLA – Cremona chiama, Gussola nicchia. La serata organizzata da Sinistra Italiana nel Comune casalasco era fissata da tempo, ma le circostanze hanno voluto seguisse di poco la presentazione a Cremona del Manifesto per il nuovo centrosinistra. L’invito è partito anche in direzione di SI, i cui vertici provinciali e regionali si sono ritrovati al Circolo Ricreativo di via Mazzini giovedì sera. Il segretario provinciale di SI Lapo Pasquetti ha presieduto l’incontro, organizzato dalla sezione gussolese, con il segretario regionale Tino Magni e con Giada Stefana, componente della segreteria lombarda.

Non si poteva non partire proprio da quell’invito, fatto solo quattro ore prima. Questa la risposta di Tino Magni: «Non do giudizi, ma noi domenica saremo a Roma all’assemblea promossa da Tomaso Montanari e Anna Falcone per un altro manifesto, quello per costruire la sinistra. Non credo che la priorità sia costruire il centrosinistra ma la sinistra. Solo con la sinistra si fa il centrosinistra. Si parla di possibili accordi con Prodi, Tabacci e Dallai, ma non è gente di sinistra. Il tentativo lo vedo anche di buon occhio, ma discutiamo di cosa? Se si parla di temi concreti, emerge che ci sono posizioni discordanti anche con Pisapia. Prima dobbiamo trovare una posizione comune su temi come Jobs Act, legge Fornero e acqua come bene pubblico».

Sul momento della sinistra: «E’ in grande difficoltà e se siamo qui qualche responsabilità l’abbiamo. Il Pd è individuato come partito di centrosinistra ma non è così, sono aumentate le disuguaglianze nel mondo e i populismi. Contro la disoccupazione serve l’intervento dello Stato nell’economia. Il Jobs Act ha regalato 20 miliardi ai padroni senza creare un posto di lavoro in più». E come la mettiamo col debito pubblico? «Solo noi italiani abbiamo in Costituzione il pareggio di bilancio. Stiamo perdendo ogni garanzia del lavoro. Io iniziai a lavorare nel 1961, quando ti potevano lasciare a casa da un giorno all’altro. Come oggi. Sabato (oggi, ndr) saremo a Roma alla manifestazione contro i nuovi voucher. Serve una sinistra non rancorosa ma popolare, che sappia parlare alle persone di cose concrete. Il pragmatismo ci fa morire, serve un’idea alta di politica».

In merito all’invito del Manifesto cremonese ha risposto anche Lapo Pasquetti: «Io sono stato coinvolto dagli organizzatori. Ho spiegato il motivo della mia non adesione. Sinistra Italiana ha aderito all’appello del 18 giugno e sarà al Teatro Brancaccio di Roma. E’ nobilissimo lo sforzo per mettere assieme le diverse persone uscite dal Pd, ma noi vogliamo ribaltare la prospettiva, con una politica che parta dal basso».
A Magni è stato chiesto: Siete contro le larghe intese, ma nel contempo siete a favore del sistema proporzionale puro. Che però porta alle larghe intese forzate. La risposta: «In Inghilterra la legge elettorale ha 170 anni. Là si è votato e non c’è una maggioranza. Il problema è la mancanza di rappresentatività. Nel nostro parlamento molti hanno cambiato casacca, e così il governo Renzi è rimasto in piedi. In Francia Macron col 15% dei voti (se si considera il numero degli aventi diritto, ndr) ha la grande maggioranza dei deputati, non è giusto. I nostri sindaci oggi sono eletti col maggioritario e hanno Consigli comunali che non contano più nulla. Questo modello ha mostrato tutte le difficoltà. Oggi sono tutti per il proporzionale, ma quando il nostro segretario nazionale Fratoianni lo propose tutti dissero di no. Larghe intese? Già i voucher Renzi li votò col voto favorevole di Forza Italia e Lega Nord».

Con la presenza di Cesare Vacchelli, portavoce degli ambientalisti del Casalasco-Piadenese, il discorso non poteva non andare ai temi ecologici. Il primo riguardava il TiBre ferroviario, su cui ha cercato di coinvolgere Magni, che però ha risposto di non avere consiglieri regionali. Piuttosto ha promesso di coinvolgere alcuni parlamentari per organizzare un incontro sul tema dell’ambiente del Casalasco. Un’altra discussione si è aperta sulla questione della bacinizzazione del Po. Le posizioni non erano univoche, anche in questo caso ci si è proposto di organizzare un prossimo incontro.

Intanto un primo incontro sul TiBre ferroviario si terrà già in occasione di Sinistra in Festa, la manifestazione che si terrà a Gussola dall’8 al 17 luglio. L’incontro è previsto per martedì 11 luglio alle ore 21 al Parco Comunale. Sono annunciate le presenze del presidente della Provincia di Cremona Davide Viola, dei sindaci di Gussola Stefano Belli Franzini, di Piadena Ivana Cavazzini, di Colorno Michela Canova e di Sabbioneta Aldo Vincenzi, nonché del consigliere regionale Agostino Alloni oltre che del citato Vacchelli.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...